Boomerissima, Alessia Marcuzzi da stasera su Rai2: «Metto a confronto due generazioni, boomer contro millennials»

Alessia torna da mamma Rai con un programma tutto suo

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di Paolo Travisi

Ha chiuso le porte a Mediaset e le ha riaperte in Rai, dove una giovanissima Alessia Marcuzzi, faceva il suo debutto televisivo ne Il Grande gioco dell'oca, al fianco di Gigi Sabani nel 1994. Ventinove anni dopo, la conduttrice di tanti successi nella tv di Berlusconi, da Colpo di Fulmine a fine anni Novanta a Il Grande Fratello, torna da mamma Rai con un programma tutto suo, Boomerissima, pensato durante la pandemia, scritto insieme ai suoi autori, e condotto da lei, sulla scia nostalgica degli anni 80/90, ma con tanta voglia di divertimento.

Alessia Marcuzzi: «Sono una bad Befana» e "Boomerissima" (come il suo nuovo show)

Alessia Marcuzzi torna con Boomerissima

«Ho rivisto le serie tv dell'epoca, da Friends a Beverly Hills, riascoltato quella musica e ho riscoperto la leggerezza di quell'epoca, ma anche dei miei 25 anni, quando nel programma di Sabani passavo nel tunnel con i serpenti, che solo a pensarci mi vengono i brividi - spiega Marcuzzi - ma non è solo amarcord, direi piuttosto un gioco tra due generazioni, boomers e millennials».

Da oggi, in prima serata su Rai2, e per 4 puntate, Boomerissima farà giocare i vip in due squadre di età diverse: quelli che hanno vissuto in pieno gli anni 80, i boomers per l'appunto e le celebrities che stanno cavalcando il nuovo millennio. Nella presentazione del programma, la conduttrice precisa di aver lasciato Mediaset «senza liti o discussioni, ma in quel momento avevo un piano B, che mi entusiasmava di più di quello che facevo in video in cui non mi riconoscevo più tanto».

E durante il Covid è nata la scintilla creativa. «È la prima volta che scrivo un programma, cucito su me stessa», ammette la conduttrice, che nella prima puntata avrà tra gli ospiti Luciana Litizzetto, Max Giusti, Francesco Facchinetti ed Elettra Lamborghini.

Guardando al passato però, nessun rimpianto: «mi manca solo quella leggerezza e andrei subito ad un concerto dei Duran Duran. I millennials? Mi piace la loro apertura mentale, e come loro non ho alcun tabù o pregiudizio, ma social a parte sono un disastro con la tecnologia».

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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 11 Gennaio 2023, 18:54
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