Pozzolis Family protagonisti al Castello Sforzesco

Pozzolis Family protagonisti al Castello Sforzesco

di Ferruccio Gattuso

Una famiglia al Castello, di quelle da tirare su il ponte levatoio e si salvi chi può. L’1 settembre The Pozzolis Family arriva al Cortile delle Armi del Castello Sforzesco, nel cartellone dell’Estate Sforzesca (ore 21, biglietto 23 euro, info@shiningproduction.com).  “La Grande Fuga” è il titolo dello show che Alice Mangione e Gianmarco Pozzoli hanno scelto per il loro ultimo show comico ma, a quanto pare - ammette la moglie/mamma del team famigliare di culto -  il cinema non c’entra nulla.

E noi che pensavamo che tutto partisse dall’evidente somiglianza tra Steve McQueen  e Gianmarco.
“Ah si, proprio, uguali. Io ogni tanto ci spero, chiudo gli occhi, li apro e spero che diventi come Steve. A parte gli scherzi, la faccia di mio marito è strana ma la verità è che io, prima ancora di conoscerlo, lo vidi in tv, e dissi in casa: di una faccia così non mi annoierei mai. Non immaginavo come sarebbe diventato dopo i cinquanta, ma ormai è fatta”.

Lui era già comico, nella coppia maschile Sagapò, una carriera per Zelig, Colorado e altri tv show: quando è scoccato l’amore artistico con lei?
“Circa sei anni fa. Abbiamo creato The Pozzolis Family, giocando sul web con le regole della vita da genitori, perché in poco tempo ci siamo ritrovati con due bimbi, Giosué e Olivia Tosca”.

E siete diventati un fenomeno di culto da 450mila followers: porterete questo sul palco del Castello?
“No, per quello sfogo abbiamo la rete, che basta e avanza.

Qui faremo proprio i comici alle prese con grandi temi, si fa per dire”.

Del tipo?
“La grande fuga dalla realtà che prende tanti oggi: questa ci delude e noi ci rifuggiamo nell’idealizzazione che facciamo delle nostre vite sui social. Ma parliamo anche dello sfogo e delle lamentele di cui siamo comicamente vittime. Alla fine, però, la grande fuga è un’altra ancora…”

Quale?
“Bè, diciamo che sono due: quella dalla pesantezza. Lo show lo abbiamo scritto tra gennaio e febbraio, quando la pandemia è cominciata a finire ma poi è partita questa guerra in Ucraina. Avevamo bisogno, per noi e per il pubblico, di un po’ di sana leggerezza. La seconda fuga è… un gioco di parole”.

Non ci dica…
“Lo dico, lo dico. In scena c’è una specie di grande vagina di cinque metri: tutto parte dallo scenografo che non ha capito tra fuga e un’altra parola con la effe”.

Il vostro passaggio alla seconda stagione del cult comico  Lol- Chi ride è fuori vi ha cambiato la vita?
“Bè, ci ha messo sotto i riflettori, indubbiamente. Ed è stato molto divertente”.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 29 Agosto 2022, 11:50
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