Molinari: «Mercedes Sosa e Maradona due miti che parlavano agli ultimi»

La cantante in “El Pelusa y la Negra”: «La scena italiana? Non mi ci rispecchio»

Molinari: «Mercedes Sosa e Maradona due miti che parlavano agli ultimi»

di Totò Rizzo

Simona e Mercedes, Cosimo e Diego Armando: Simona è Molinari, cantante tra le più crossover del nostro panorama musicale, Cosimo è Cosimo Damiano Damato, regista e attore anche lui crossover nel mondo della drammaturgia: in scena, insieme, da due stagioni, sono Mercedes Sosa e Diego Armando Maradona. Lo spettacolo si intitola “El Pelusa y la Negra”, i soprannomi del virtuoso del pallone e dell’artista che fece della sua voce strumento di lotta. Con loro il Sudamerica Quartet. Ultima tappa Roma, 18 maggio, Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica.

Simona, per la Sosa una folgorazione o una passione che già covava?

«Una casualità. Cosimo aveva scritto il testo su Maradona e voleva una cantante che interpretasse dei brani argentini. Così abbiamo pensato anche alla Sosa, che conoscevo come artista e attivista. A quel punto gli ho chiesto: perché non affiancare questi due grandi personaggi? In una notte, ha buttato giù il nuovo copione».

Diego e Mercedes parlano entrambi agli ultimi, portano un messaggio di riscatto, di rivincita.

«Tutti e due mettono a disposizione il proprio talento – che io chiamo strumento: l’uno di atleta, l’altra d’artista – per instillare nel cuore delle persone che ce la si può fare anche partendo dal nulla, che una speranza c’è, sempre».

“Yo no canto por cantar”, diceva Mercedes. Non canto solo per cantare. Sembra una frase che la rispecchi.

«Nella famosa “si faccia una domanda e si dia una risposta”, durante il mio primo Sanremo, Marzullo mi offrì l’occasione per dire che sì, cantare non è solo esercizio di stile o diletto.

Cantare deve avere un senso più profondo, dev’essere ispirante».

Tra le parole di Mercedes, quali le più attuali ad anni di distanza?

«Disincanto, che è il male più grande di quest’epoca, e umanità, il senso dell’umano che deve tornare in primo piano tra i valori».

Altri personaggi famosi su cui vorrebbe indagare in scena?

«Edith Piaf. Chi non ne è affascinato? Ma sento che anche lei arriverà da me. Al momento giusto, come la Sosa».

La Molinari cantante pop ha progetti?

«Un disco di inediti, ci sto lavorando, la parole ci sono, vado in cerca di un sound».

La musica oggi in Italia come la vede?

«Se sono i numeri a guidare l’arte, l’arte diventa industria, moda, intrattenimento. Non mi ci rispecchio».

E il nostro Paese, come le sembra che stia?

«Come sta il resto del mondo: una scontentezza generale. Ma vorrei ricordare che il mondo lo facciamo noi».

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Ultimo aggiornamento: Lunedì 13 Maggio 2024, 06:55
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