Musica, teatro e racconti: la nuova
stagione del Menotti è ricchissima

Musica, teatro e racconti: la nuova stagione del Menotti è ricchissima

di Olga Battaglia
Punta con decisione alle contaminazioni tra teatro e musica, il cartellone 2016/17 del Menotti che si apre con la prima nazionale di Mi amerò lo stesso in cui Paola Turci (foto a destra) trasforma in spettacolo il libro autobiografico dove si racconta senza filtri tra pubblico e privato, parole e canzoni.

Si continua poi con la multietnica Orchestra di piazza Vittorio che porta in scena Credo, manifesto per il dialogo tra le religioni del mondo, con Paolo Rossi che rende omaggio a Gianmaria Testa in Rossi in Testa, con Cristina Donà e Massimo Cotto protagonisti di Rock Bazar, con Alberto Patrucco e Andrea Mirò che ripercorrono le tracce di Giorgio Gaber e Georges Brassens in Degni di nota. 

Altro filone importante, il teatro di narrazione tra storytelling e divagazioni impreviste. Coppia inedita quanto scoppiettante, quella composta da Vauro e Barbara Alberti, insieme per Quante storie con la regia di David Riondino. E se Federico Buffa torna con il grande successo Le Olimpiadi del 1936, Gabriella Greison è autrice e interprete di 1927 - Monologo quantistico dove racconta la nascita della fisica quantistica partendo dalla celeberrima foto scattata a Bruxelles nel 1927 in cui compaiono 29 scienziati di cui 17 sarebbero diventati premi Nobel.

Un'altissima concentrazione di geni, tra cui Albert Einstein, Marie Curie, Niels Bohr, Max Planck. 
Spazio alla prosa tra classici e drammaturgia contemporanea con Le Baccanti, trascrizione da Euripide firmata da Daniele Salvo e Prometeoedio (foto) del Teatro della Tosse di Genova da Eschilo, mentre Alessandro Gassman dirige Anna Foglietta in La pazza della porta accanto di Claudio Fava, Paolo Valerio porta in scena Il deserto dei Tartari di Buzzati e Valerio Binasco affronta il Pasolini di Porcile.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 5 Settembre 2016, 09:10
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