Max Pezzali a Giffoni: "La generazione social ci ha
sbaragliato. Non saprei fare il giurato a un talent"

Max Pezzali a Giffoni: "La generazione social ci ha ​sbaragliato. Non saprei fare il giurato a un talent"

di Ilaria Ravarino
GIFFONI (SA) - Nel 1992, con Hanno ucciso l'uomo ragno, Max Pezzali è diventato l'autore simbolo di un'intera generazione.





Vent'anni, due biografie e numerosi album dopo, il cantante ex-883 ha ancora un posto speciale nel cuore delle giovani generazioni. Basta guardare la fila davanti al suo camerino al festival di Giffoni: 40 minuti di coda per un autografo. E hanno tutti meno di trent'anni.



Che effetto le fa avere fan così giovani?

«Sono sempre felice di partecipare a questo genere di incontri proprio perché mi danno la possibilità di farmi un'idea di che tipo di persone sono i cosiddetti "giovani"».



E come le sembrano?

«Chi ha la mia età ha la pessima tendenza a considerarli annoiati, deboli, viziati. È un modo di reagire al tempo che passa, per non ammettere che non si è più nel fiore degli anni. La mia generazione poi ha vissuto una specie di shock: noi, vissuti prima e dopo internet, eravamo considerati quelli "tecnologici". E invece i tecnologici sono loro. Per esempio: loro sanno che valore dare ai social e come usarli, sanno che Facebook è uno strumento e lo gestiscono benissimo. Per noi invece è una specie di baluardo della libertà di parola. E sulle nostre bacheche combiniamo enormi casini».



A settembre parte con il nuovo tour. Innovazione o tradizione?

«Il mio ideale è fare ogni volta meglio. A volte ci riesco, altre no. Vorrei mettere a frutto l'esperienza maturata negli anni, sperimentare. I tour devono crescere, non solo visivamente. Alla scaletta si devono aggiungere canzoni, non toglierle».



Le nuove generazioni crescono con i talent. Farebbe mai il giudice?

«No, perché non sono in grado di giudicare nessuno. Tendo a giustificare, a trovare del buono in chiunque. E poi la musica è un fatto talmente soggettivo... Il 90 per cento dei miei miti musicali non avrebbe mai passato la selezione di un talent».



In rete circola una petizione per impedire al rapper Moreno di cantare la nuova sigla del cartone Lupin: che ne pensa? Hanno ucciso anche Lupin?

«Credo che ogni epoca abbia le sue peculiarità: agganciarsi al passato, ostinandosi a dire che "prima era meglio", è un atteggiamento conservatore. Se avessimo ragionato sempre così, la musica sarebbe finita dopo i Led Zeppelin».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Luglio 2015, 09:22
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