Addio a un mito della musica: Harry Belafonte, che negli anni 50 aveva sfondato le classifiche pop ma anche le barriere razziali, diventando una forza nel movimento per i diritti civili, è morto nella sua casa dell'Upper West Side di Manhattan, a causa di un'insufficienza cardiaca.
Addio a Harry Belafonte
Harry Belafonte aveva 96 anni. Nato a Harlem da genitori giamaicani, Belafonte portò alla ribalta la musica caraibica con canzoni come Day-O (The Banana Boat Song) e Jamaica Farewell. Il suo album Calypso, che le conteneva entrambe, fu il primo di un artista a vendere più di un milione di copie.
Chi era Harry Belafonte
Harry Belafonte, che ha cavalcato le classifiche pop e abbattuto le barriere razziali negli anni '50 con il suo personalissimo marchio di musica folk, e che è diventato una forza importante nel movimento per i diritti civili, è morto nella mattinata di oggi, martedì 25 aprile, nella sua casa nell'Upper West Side di Manhattan.
E in un momento in cui la segregazione era ancora diffusa e le le persone di colore erano ancora una rarità sul piccolo e grande schermo, l'ascesa di Belafonte - ai vertici dello spettacolo - è stata storica. Non è stato il primo intrattenitore nero a trascendere i confini razziali; Louis Armstrong, Ella Fitzgerald e altri avevano raggiunto la celebrità prima di lui. Ma nessuno aveva fatto tanto scalpore come lui, e per alcuni anni nessuno nella musica, è stato più grande e celebre di lui.
Nato ad Harlem da immigrati dell'India occidentale, ha fatto scoppiare negli Stati Uniti la mania per la musica caraibica.
Da sempre ritenuto bello e carismatico, ha incantato il grande pubblico con interpretazioni drammatiche con un repertorio che comprendeva tradizioni popolari di tutto il mondo. Il successo come cantante ha portato a offerte cinematografiche, facendolo diventare il primo attore nero a ottenere un grande successo a Hollywood.
Ultimo aggiornamento: Martedì 25 Aprile 2023, 17:55
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