Violenza sulle donne, Fiorella Mannoia cambia il finale della sua canzone più celebre: «Vi diremo ancora un altro sì... forse»

La cantante durante l'esibizione del concerto a Bologna ha cambiato il ritornello della sua canzone

Violenza sulle donne, Fiorella Mannoia cambia il finale della sua canzone più celebre: «Vi diremo ancora un altro sì... forse»

di Cristina Siciliano

Sulla violenza sulle donne, alla luce di quanto è accaduto all'ennesima vittima di femminicidio, Giulia Cecchettin, Fiorella Mannoia dirà la sua durante il concerto all'EuropAuditorium di Bologna di questa sera, 22 novembre 2023. La cantante durante l'esibizione di Quello che le donne non dicono ha scelto di cambiare il finale (aggiungendo un «forse» alla frase «e vi diremo ancora un altro sì»).

Non è una novità di oggi: da almeno un paio d'anni Fiorella la canta così durante i concerti, in riferimento non ad un caso di cronaca in particolare ma ad ogni genere di violenza sulle donne e a tutte le vittime, come fatto anche poche settimane fa in occasione dell'ospitata da Geppi Cucciari insieme a Danilo Rea. Fiorella Mannoia ha sempre spiegato che per lei la musica è un collante fondamentale e il suo obiettivo è quello di tenere viva l'attenzione sulla tematica tanto urgente quanto quotidiana. 

Le parole di Fiorella Mannoia

«È un brano a cui sono molto legata ed è stato scritto da Enrico Ruggeri e Luigi Schiavone e che ho portato a Sanremo nel 1987 - ha spiegato Fiorella Mannoia a Repubblica -.

Ho deciso di cambiare il finale perché era giusto. La cantavo e pensavo: "non è mica detto, perché danno per scontato che dobbiamo dire un si? Potrebbe anche essere un forse, o un no. E quando una donna dice di no, con qualsiasi vestito, in qualsiasi circostanza e condizione, è no».

La cantante ha aggiunto: «Purtroppo leggendo le cronache ci si rende conto che la violenza sulle donne sembra essere una cosa che non trova soluzione, anzi pare che le cose stiano peggiorando e oggi, la rete divulga di più le notizie delle violenze e questo ci dà la dimensione del fenomeno. La scintilla di questa guerra è sempre lo stesso movente, ovvero un uomo che non accetta la volontà di una donna».

«Iniziare dalle scuole»

«Per cambiare mentalità si dovrebbe iniziare a parlare nelle scuole già ai bambini delle elementari, che sono più ricettivi - ha sottolineato Fiorella Mannoia -. Tutto questo per insegnare il rispetto reciproco nei confronti delle donne e del diverso».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Novembre 2023, 15:28
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