Gino Paoli: «Pensavo di aver avuto tutto, per questo mi sparai. Grazie a Ornella Vanoni ho imparato il sesso senza sensi di colpa»

"Ero alla guida quando feci l’incidente in cui morì un amico: lì andai in tilt"

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di Redazione web

Gino Paoli, 89 anni, ha raccontato alcuni aneddoti della sua lunga carriera costellata di successi. Oltre i traguardi raggiunti, però, il cantautore ha dovuto confrontarsi con tanti drammi e con una complicata storia d'amore con Ornella Vanoni. Paoli ha parlato al Corriere anche dei colleghi che ritiene suoi amici, e del tentativo di suicidio nel 1963.

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Gino Paoli: «Mi sembrava di aver avuto tutto»

Gino Paoli ha raccontato di quando ha tentato di uccidersi, l'11 luglio 1963: il cantante ha spiegato che il suo gesto, ancora oggi, è difficile da spiegare. Innanzitutto, Paoli ha parlato del suo stato mentale all'epoca dei fatti: «Io ho fatto quello che ho fatto perché mi sembrava di aver avuto tutto, era un atto contro la monotonia della vita. Uno sbaglio enorme, la vita è piena di sorprese. Ma non lo sapevo allora, in quel momento lì avevo tutto, soldi, donne, tre macchine...». Inoltre, poco tempo prima, Gino Paoli era rimasto coinvolto in un incidente d'auto in cui era morto un suo carissimo amico, Arnaldo Bagnasco: il cantautore era alla guida, e si è sentito responsabile. 

La storia con Ornella Vanoni

Altro argomento importante è, senza dubbio, il rapporto con Ornella Vanoni.

Queste le parole di Gino Paoli: «La Vanoni mi ha tolto le belinate del sesso con la colpa... Che poi su ognuno di noi giravano voci senza senso. Un giorno, sotto casa sua, le dico “scusa ti devo chiedere una cosa, sei lesbica?” e lei “Io? No. E tu sei frocio?” e io “No!”. “E allora?”. Allora c’era un albergo lì vicino e siamo andati a risolvere la storia». Sempre parlando delle voci della sua presunta omosessualità, Paoli ha negato di aver mai provato attrazione nei confronti di un uomo.

Gli amici di una vita

Gino Paoli ha parlato anche dei tanti colleghi conosciuti negli anni, in primis Lucio Dalla: «Lucio era un grande musicista, lo invitai a usare la sua testa, la sua fantasia. E lo fece. Certo, una delle prime cose che ha scritto è Disperato erotico stomp , la storia di una pippa! Era un genio, matto: in sala di incisione fece spegner le luci e poi spuntò fuori nudo, con le mutande in testa...». Di Paolo Villaggio, però, Paoli non ha un buon ricordo: lo ha descritto come un individuo triste, scontroso, un “italiano alla Alberto Sordi”.

Il cantautore ha parlato anche di un altro amico celebre, Beppe Grillo: «Lasciando stare politica, posso dire che ha un talento comico incredibile.Si divertiva a fingere di dovermi suggerire le parole quando cantavo. O mi prendeva in giro per la prostata. Peccato che poi ha avuto dei problemi lui ed era terrorizzato che lo sfottessi io».


Ultimo aggiornamento: Domenica 22 Ottobre 2023, 15:14
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