Festival del Cinema di Roma, il programma di domani: da Taviani a Dolan e Bigelow

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Premio della Giuria al Festival di Cannes 2014 per Mommy e Grand Prix 2016 per 'È solo la fine del mondò, a ventotto anni Xavier Dolan è già considerato uno dei più originali e carismatici cineasti della nuova generazione: domani, venerdì 27 ottobre alle ore 17.30 presso la Sala Sinopoli, il giovane autore canadese sarà protagonista di un Incontro Ravvicinato con il pubblico. Dolan parlerà della sua carriera di artista a tutto tondo, regista e sceneggiatore di sei lungometraggi di successo e di due videoclip (fra cui «Hello» di Adele), apprezzato interprete cinematografico e televisivo.
 
 


Xavier Dolan sarà sul red carpet alle ore 17. Dopo l'apertura affidata a Hostiles di Scott Cooper, il programma della dodicesima edizione della Festa del Cinema ospiterà nella serata di domani quattro film di Selezione Ufficiale. Alle ore 19.30 presso la Sala Sinopoli dell'Auditorium Parco della Musica, sarà proiettato il nuovo film di Paolo e Vittorio Taviani, Una questione privata. I due autori toscani - che da cinquant'anni segnano il cinema italiano e internazionale con la loro personale estetica fatta di continui richiami alla poesia e al realismo, alla letteratura e all'attualità dei temi civili e politici - portano sul grande schermo l'omonimo capolavoro di Beppe Fenoglio, pubblicato postumo nel 1963.

Le vicende narrate ruotano attorno al giovane partigiano Milton: sullo sfondo delle Langhe attraversate dalla guerra, fra romanticismo e ossessione, sogno e mistero, Milton intraprende un viaggio eroico e disperato alla ricerca della verità sull'amore che lo ha legato a Fulvia. Sul red carpet delle ore 19, al fianco dei registi, ci saranno i protagonisti del film: Luca Marinelli, Lorenzo Richelmy, Valentina Bellè. Alle ore 19.30 presso la Sala Petrassi, il pubblico potrà assistere alla proiezione di Detroit, nuovo e atteso film di Kathryn Bigelow.

La regista di Point Break e Strange Days, prima e unica donna a ottenere il premio Oscar per la miglior regia con The Hurt Locker, torna dietro la macchina da presa, a cinque anni dall'uscita di Zero Dark Thirty, per firmare un'opera di straordinaria intensità: Detroit rievoca infatti uno dei più tragici e sanguinosi episodi della storia statunitense, la sommossa che ha attraversato le strade della metropoli americana esattamente cinquant'anni fa, fra il 23 e il 27 luglio 1967.

Alle ore 22.30, sempre nella Sala Petrassi, avrà luogo la proiezione di Tout nous sépare di Thierry Klifa. In una cittadina della costa, tra Sète e Perpignan, una madre e una figlia segnate da un legame tormentato da disabilità e tossicodipendenza, finiscono invischiate in una vicenda di ricatti legata a un pericoloso sottobosco criminale. «Dopo Les yeux de sa mère avevo voglia di scrivere ancora per Catherine Deneuve - ha spiegato il regista - Poco tempo dopo mi è venuta quest'idea su una donna disposta ad imbracciare le armi pur di proteggere sua figlia, una guerriera pronta a tutto per difendere il suo territorio. Ho iniziato ad immaginare lei che dà fuoco a una macchina nel bel mezzo della notte, o imbracciare un mitra per respingere questi pericolosi intrusi, un pò come Gena Rowlands in Gloria di John Cassavates: risoluta, forte e coraggiosa. Sebbene non così sincera come sembra».

Il Teatro Studio Gianni Borgna ospiterà, alle ore 21.30, Nadie nos mira di Julia Solomonoff, ritratto intimo e commovente di un uomo in cerca del suo posto nel mondo. «Il film esplora i piaceri della libertà e dell'anonimato della moderna migrazione urbana e il loro rovescio: la solitudine e l'isolamento dell'emigrante - ha detto la regista - Qual è il nostro posto e cosa ci appartiene? Cosa ci definisce? Più diventiamo virtuali, più sembriamo desiderare radici, qualcosa a cui aggrapparci, qualcosa che ci trascenda, che ci preceda e ci continui».

Alle ore 22, sarà presentato The Party di Sally Potter, il primo film della linea di programma «Tutti ne parlano», uno spazio dedicato ad alcuni titoli che arrivano alla Festa del Cinema dopo un sorprendente esordio internazionale.
Ricca di dialoghi taglienti e fotografata in uno splendido bianco e nero, The Party è una commedia che vira in tragedia, in cui una festa tra amici volge al peggio nell'arco di pochissimo tempo.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 26 Ottobre 2017, 21:31
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