Robin Williams, sei anni dopo il suicidio un documentario sugli ultimi mesi: «Non era più lui»

Robin Williams, sei anni dopo il suicidio un documentario sugli ultimi mesi: «Non era più lui»

di Silvia Natella
Robin Williams moriva suicida sei anni fa, l’11 agosto del 2014, lasciando i fan e il mondo dello spettacolo sotto choc. L'attore, tra i più grandi e memorabili della sua generazione, era noto per la sua verve comica, ma nascondeva un lato oscuro. A sei anni dalla morte, un documentario "Robin’s Wish", per la regia di Shawn Levy,  punta a spiegare la patologia neurologica all'origine del gesto estremo.  

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Robin non stava bene da tempo e gli era appena stata diagnosticata una grave malattia neurodegenerativa che gli avrebbe concesso pochi anni di vita. «Se gli fosse andata bene avrebbe avuto magari tre anni di vita e sarebbero stati tre anni duri, probabilmente sarebbe stato internato. Alla fine, non aveva nemmeno più il controllo della sua voce, era sobrio, completamente pulito, ma soffriva di ansie», ha spiegato Susan Schneider, sua terza moglie, accanto a Robin fino alla fine, rendendo pubbliche le diagnosi di Parkinson e di demenza da corpi di Lewy fatte all’attore.

Robin Williams avrebbe preferito così uscire di scena prima di perdere definitivamente il controllo della sua vita e della sua mente. Il documentario racconta gli ultimi mesi di vita dell’attore partendo dal set dell'ultimo film 'Una notte al museo - Il segreto del faraone'. Nelle immagini del trailer si vede Susan interrogare medici, amici, e colleghi che erano con lui: «Sul set era chiaro a tutti che a Robin stava succedendo qualcosa e ricordo che un giorno mi disse ‘Non so cosa mi stia succedendo, non sono più io’», racconta Shawn Levy. «Era come se avesse dentro qualcosa che lo stesse consumando», aggiunge David E. Kelly.

Nel giorno dell'anniversario della scomparsa, in molti hanno ricondiviso le sue ultime parole: «Per favore, non preoccupatevi tanto perché alla fine a nessuno di noi è dato soggiornare a lungo su questa terra. La vita è fugace e se per caso sarete in difficoltà alzate lo sguardo al cielo d’estate con le stelle sparpagliate nella notte vellutata. Quando una stella cadente sfreccerà nell’oscurità della notte, trasformando la notte in giorno con il suo bagliore, esprimete un desiderio e pensate a me. Fate che la vostra vita sia spettacolare: Io so di averlo fatto».
Ultimo aggiornamento: Martedì 11 Agosto 2020, 21:58
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