Johnny Depp ha scatenato una piccola caccia all’uomo durata meno di un’ora quando è sparito dal Festival di Cannes e ha saltato sia la sessione con i fotografi che quasi tutto l’incontro con la stampa per il film Jeanne du Barry. La versione ufficiale è che si sia perso nel traffico, ma qualunque sia la verità alla Croisette si parla sempre e solo di lui.
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Due anni fa ha detto che Hollywood l’ha boicottata. Lo pensa ancora?
«Mi sembra piuttosto evidente. All’inizio pensavo a uno scherzo di cattivo gusto: mi hanno licenziato da un film che stavo girando (il terzo prequel di Harry Potter, Animali fantastici: I segreti di Silente, ndr.) solo perché giravano voci di accuse infondate».
Ora com’è la situazione?
«Me ne sono tirato fuori, non ci penso più e trascorro del tempo piacevole altrove».
Nel film interpreta re Luigi XV: i protocolli reali con intrighi, tradimenti e allontanamenti degli stessi figli non le ricordano le dinamiche del mondo dello spettacolo?
«Certo, ma persino il re deve adattarsi per mantenere una certa distanza e al tempo stesso guadagnarsi del sano rispetto.
Ci sono state polemiche sulla sua presenza al festival. Come risponde?
«Stiamo parlando di gente che si nasconde dietro una tastiera e perde tempo prezioso che potrebbe impiegare altrove. È come se uno si alzasse un giorno e mi vietasse di andare da McDonald’s. Che senso ha?».
Non vuole dire la sua verità?
«Dico solo che negli ultimi 5-6 anni su di me avete letto racconti di fantasia e fiction degli orrori».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Maggio 2023, 21:16
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