CineGiornate di Riccione, non solo Diabolik 2 per Monica Bellucci: per Paolo Virzì gira Siccità sul futuro senz'acqua

CineGiornate di Riccione, non solo Diabolik 2 per Monica Bellucci: per Paolo Virzì gira Siccità sul futuro senz'acqua

di alessandra de tommasi

A volte il grande schermo riflette la realtà, altre, invece, la anticipa. È il caso di Siccità, il nuovo progetto di Paolo Virzì, presentato in anteprima a Cinè, le giornate professionali di cinema di Riccione (5-8 luglio), e in arrivo in autunno per Vision Distribution.

Il regista toscano, in maniera quasi profetica, ipotizza un futuro prossimo dove l’acqua scarseggia e ne mostra le conseguenze con un cast corale (gli attori in scena sono diciotto, tra cui Valerio Mastandrea e Monica Bellucci).

«Ci siamo legati i piedi alla sedia – spiega il cineasta – per aspettare di consegnare il film alle sale. Ci abbiamo pensato in tempo di isolamento e lo abbiamo scritto in smart working. Ci siamo interrogati su cosa ne sarebbe stato di noi e abbiamo immaginato un futuro vicino, chiedendoci quali tracce la pandemia avrebbe lasciato nelle persone e nelle relazioni e quali sarebbero state le nuove paure e speranze. E abbiamo messo insieme un grande mosaico di storie».

I protagonisti, infatti, intrecciano le loro vicende con sapiente complessità: «Questo film – aggiunge – è una specie di preghiera laica su cosa verrà dopo.

Mescola tragedia e commedia con un cast corale in un progetto dagli investimenti a dir poco ambiziosi. Quando abbiamo finito a Natale scorso la post-produzione ce ne siamo innamorati e volevamo farlo vedere il primo possibile. Abbiamo aspettato e ora conto sulla nuova stagione per vincere la battaglia alla comodità del divano. Per combatterla serve la forza delle storie per scoprirne di nuovo la potenza emozionante di vederle di nuovo tutti insieme».

Ed è proprio questo che il regista mette in scena, quella che definisce una «brulicante umanità: violenta, disperata, buffa, ambiziosa infelice o sola con uno sfondo sociale che non pensavamo fosse così contemporaneo. Si svolge in un arco temporale di tre giorni a Roma dove si vede il Tevere essiccato perché non piove da anni. A metterlo in scena troviamo attori che sono grandi solisti e che io faccio suonare in un’orchestra. Vederli in azione è stato un piacere».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Luglio 2022, 22:32
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