Anna Mouglalis, la Patrizia di "Romanzo Criminale" accusa un regista: «Tentò di baciarmi, fu disgustoso»

L'attrice interpretò Patrizia nel film Romanzo Criminale. Il suo racconto choc a Le Monde

Anna Mouglalis, la Patrizia di "Romanzo Criminale" accusa un regista: «Tentò di baciarmi, fu disgustoso»

di Redazione web

Qualche anno fa diede il volto a Patrizia, la squillo che diventava poi la fidanzata del Dandi in Romanzo Criminale, film di Michele Placido con Pierfrancesco Favino, Kim Rossi Stuart e Claudio Santamaria. Oggi Anna Mouglalis, apprezzata attrice francese, in un'intervista a Le Monde racconta di essere stata vittima delle molestie sessuali di un regista, Jacques Doillon, già accusato (sempre sulle pagine de Le Monde) della stessa cosa da un'altra attrice, Judith Godrèche. Denunce che stanno scuotendo in questi giorni il mondo del cinema francese, in una specie di remake del "me too" degli anni scorsi in salsa transalpina.

Il racconto di Anna Mouglalis

«Era l'estate 2011 - racconta la Mouglalis, 45 anni - Jacques Doillon aveva fatto girare il mio compagno dell'epoca, Samuel Benchetrit, con sua figlia Lou Doillon, per il film 'Un enfant de toi'. Samuel invitò Doillon a venire da noi nella mia casa di famiglia, vicino ad Uzès. Arrivò con un bambino, suo figlio, di pochi mesi, al quale si divertiva a dar da mangiare cibi solidi mentre era ancora troppo piccolo per farlo. Era una cosa che mi aveva scioccato». «Mi regalò anche la biografia di Sophie Tolstoj e mi disse di voler mettere in scena in teatro la pièce 'La gelosia' con me». 

«Una sera dopo cena - continua la Mouglalis - eravamo rimasti soltanto noi due nella stanza. Ci ritrovammo sulle scale vicino alla camera di mia figlia e alla mia, nella quale stavo andando a raggiungere Samuel che era andato a dormire prima. Mi ha forzato a baciarlo e l'ho respinto. E' allucinante tentare una cosa del genere, in quelle condizioni.

Con un tale senso di impunità, una tale alienazione». Anna Mouglalis sostiene di non ricordarsi più se avesse raccontato all'epoca l'episodio a Benchetrit. «Non ho mai più rivisto Jacques Doillon dopo quel fatto»

La risposta di Doillon

Dopo le denunce delle attrici che l'hanno accusato di molestie e violenze sessuali, Doillon, in una dichiarazione trasmessa all'agenzia AFP, ha puntato il dito contro le "menzogne" contro di lui, affermando di tenersi a disposizione della giustizia. "Che Judith Godrèche e altre donne attraverso di lei, abbiano a cuore di denunciare un sistema, un'epoca, una società, è coraggioso, lodevole e necessario - scrive Doillon - Ma il fatto che la causa sia giusta non autorizza denunce arbitrarie, false accuse e menzogne" aggiunge il regista, che oggi ha 79 anni e fu considerato erede della Nouvelle Vague.

La Godrèche l'ha apertamente accusato di "abuso sessuale" su di lei alla presenza di Jane Birkin durante le riprese de "La fille de 15 ans" nel 1989. Fu il regista - ha accusato l'attrice, allora minorenne ma già in coppia con Doillon - "a decidere che ci sarebbe stata una scena d'amore, di sesso, fra lui e me". "E' la scena 79 - ribatte Doillon nella sua dichiarazione - dove c'è scritto in particolare 'sconvolti, sollevati, fanno l'amore'. Judith Godrèche ha evidentemente letto e riletto la sceneggiatura, visto che lei ha anche sostenuto di averla scritta".

"Guardo con attenzione questo sconvolgimento, per non dire questa rivoluzione, iniziata e portata avanti dalla donne, la cui parola si libera ormai da diversi anni - continua Doillon - tuttavia, non ho mai commesso gli atti che mi vengono rimproverati e fornirò alla giustizia, visto che ormai è la giustizia ad essere investita, tutti gli elementi fattuali di cui dispongo per dimostrare la mia innocenza".


Ultimo aggiornamento: Venerdì 9 Febbraio 2024, 20:30
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