50 sfumature di grigio, deludente
anteprima a Berlino: "Troppo noioso"

50 sfumature di grigio, deludente ​anteprima a Berlino: "Troppo noioso"

di Michela Greco
BERLINO – Il primo bacio arriva dopo 25 minuti di film. L'ingresso nella red room, cioè il “campo da gioco” in cui si scatenano i piaceri forti del miliardario Christian Grey, dopo circa 45.





L'attesa anteprima, alla Berlinale, di Cinquanta sfumature di grigio ha svelato sullo schermo un innocuo - e a tratti noioso - fotoromanzo pruriginoso, in cui le varianti estreme del sesso sadomaso raccontate dal bestseller sono solo evocate, con l'inquadratura che fugge dai dettagli un attimo prima di diventare esplicita. Diretto da Sam Taylor-Johnson, l'adattamento del primo romanzo della trilogia sexy di E.L. James sarà in oltre 900 sale italiane da oggi con un divieto ai minori di 14 anni, mentre ieri al festival tedesco decine di persone sono rimaste fuori dalla proiezione, andata sold out.



Scelti dopo un casting travagliato, ci sono Jamie Dornan e Dakota Johnson (foto) a (s)vestire i panni del 27enne ricco e tormentato che dichiara subito «non faccio l'amore, ma sesso, estremo», e della ragazza naif inesperta sotto le lenzuola, ma presto indotta a diventare la sua schiava erotica. Modello, musicista e attore lui, attrice e figlia d'arte (di Melanie Griffith e Don Johnson) lei, i due discutono più che altro delle clausole del loro contratto tra dominatore e schiava, e si lanciano sguardi vogliosi.



Insomma, la cosa più interessante finisce per essere la mastodontica macchina di marketing costruita intorno al film, che sfrutta il successo dei romanzi per vendere di tutto. A partire, naturalmente, da linee dedicate di abbigliamento intimo, sex toys e luxury bondage.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 12 Febbraio 2015, 12:16
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