Nancy Brilli risponde su Leggo: «La sfida di Valeria»

Nancy Brilli risponde su Leggo: «La sfida di Valeria»

di Nancy Brilli
C'è Valeria, sposata, con due figli. Laureata in giurisprudenza, annessi e connessi, trova lavoro in uno studio legale. Dopo quindici anni di formula quasi impiegatizia, comoda in parte per conciliare lavoro e famiglia, lo stipendio finisce sempre prima. Essendo il di lei consorte anche lui libero professionista, non si è spericolata nell'aprire uno studio suo. Avendo investito su onestà intellettuale, competenza, rigore morale, le duole dover scendere a patti con salari da fame e con trattamenti svilenti. Sente forte un senso di ingiustizia. Le hanno proposto una collaborazione sottopagata, facendole chiaramente capire che avrebbe ottenuto la posizione in maniera per così dire agevolata. Valeria si domanda se davvero ci sia tanto poco spazio per persone moralmente integre, preparate ed educate. Mi scrive per dirmi che non demorde, che vuole essere da esempio per i figli, perché vuole credere nel domani, anche se l'oggi è duro e fa paura. Valeria, ti sento. Non c'è altro modo che il fare, come possiamo e con i mezzi che abbiamo. No, non sei sola. Ci siamo tutti noi, quelli come te. Sentiti capita.
(brillisevuoi@leggo.it)
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 17 Giugno 2020, 10:22
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