Nancy Brilli scrive su Leggo: «Tra matrimoni con ologrammi e con se stessi, non capisco se sia moda o solitudine»

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di Nancy Brilli

Boh. Non sto capendo se sia una moda idiota, se l'intento sia di stupire, se la solitudine della gente stia raggiungendo baratri incolmabili. Fatto sta che avevo già scritto, assai stupita, di uno che si era sposato con un ologramma. E già non mi pareva roba da poco. Poi in questi giorni ho letto di una ragazza inglese che è innamorata perdutamente del suo aeroplanino, un modellino di boeing 737, che addirittura l'attrarrebbe sessualmente in maniera totale, tanto da volerlo sposare. Il suo orientamento si chiama oggettofilia, ma la pratica in sé stessa non me la so figurare. Un'altra, tedesca, che di mestiere fa la tanatologa, cioè esperta di morte, ma altro non posso dire, perché, per carità, mea culpa, eh, non ho idea di come sta cosa possa essere un lavoro, la tipa, dicevo, ha deciso dopo un accurato percorso interiore di approfondimento sui sentimenti di sposare se stessa.

Come pure un'altra, italiana, che è convolata a strane nozze con sé medesima, percorrendo la navata in abito brillantinato e indossando due fedi contemporaneamente. Trattasi di sologamia. Ma, mi domando, chi può officiare siffatte nozze? Non il parroco, non il sindaco, non il diacono né il comandante della nave, manco il comune cittadino. E allora? Allora, il tempo passa, le cose evolvono, e io, un po' spersa, non sono certa di essere all'altezza.


(brillisevuoi@leggo.it)


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Giugno 2022, 10:22
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