Scuola: il voto in condotta che incide sulla maturità piace a 3 italiani su 4. Giudizio positivo anche sull'introduzione del tutor docente

I dati del sondaggio Quorum YouTrend per Sky Tg24

Video

di Redazione web

Il Ministero dell'Istruzione intende ridisegnare la scuola. Ecco come gli italiani giudicano il progetto di riforma. Complessivamente, il 76% degli italiani sono favorevoli alla riforma del voto in condotta e il 66% vede di buon occhio l'introduzione dei docenti tutor. È quanto emerge da un sondaggio Quorum YouTrend per Sky Tg24.

Scuola al via: primo giorno, ponti, vacanze e maturità. Tutte le date da segnare

Scuola al via, il calendario del Lazio 2023-2024: date, ponti e festività. Tutto quello che c'è da sapere

Maggior valore al voto in condotta e tutor, cosa pensano gli italiani

Tre italiani su 4 sono favorevoli alla proposta del ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara di dare maggiore valore al voto in condotta, considerandolo nei crediti per l'esame di maturità e perchè, nel caso di voto pari al 6, scatti il debito scolastico in educazione civica. È quanto emerge da un sondaggio Quorum YouTrend per Sky Tg24.

Per quanto riguarda, invece, la novità dei docenti tutor, introdotti da quest'anno scolastico, che hanno il compito di aiutare gli studenti nel processo di orientamento, questi convincono due italiani su tre. 

Il 69% degli italiani giudica la nostra scuola negativamente, anche perchè sarebbe carente per le lingue straniere e gli insegnanti; inoltre, quasi quattro italiani su cinque valutano negativamente la qualità delle strutture scolastiche: questi alcuni dei dati emersi da un sondaggio realizzato da Quorum/YouTrend per Sky TG24.

Secondo lo studio un italiano su due (51%) giudicherebbe negativamente la qualità degli insegnanti, giudizio che prevale tra i 18-34enni (62%).

In controtendenza la maggioranza degli elettori Pd che per il 59% danno un giudizio positivo. Anche sull'insegnamento delle materie tecniche e professionalizzanti prevalgono i giudizi negativi (49%), nuovamente accentuati tra i giovani (56%). In questo caso sono in controtendenza gli elettori di centrodestra: giudizi positivi il 54% degli elettori di Fratelli d'Italia e per il 56% degli altri elettori di centrodestra. Prevalgono poi i giudizi positivi per l'insegnamento delle materie umanistiche (48%) e delle materie scientifiche (51%). Secondo il sondaggio la maggioranza gradirebbe un aumento delle ore di inglese (67%), delle altre lingue straniere (52%), italiano (52%) e delle materie scientifiche (42%).

Una quota consistente (42%) ridurrebbe le ore di latino e quelle di filosofia (35%). Gli over 55 aumenterebbero le ore di matematica (46%) e storia (36%), mentre i giovani manterrebbero l'orario attuale (42% e 53% rispettivamente). Al contrario la maggioranza dei 18-34enni ridurrebbe le ore di filosofia (42%), mentre gli over 55 manterrebbero l'orario attuale (38%) o aumenterebbero le ore (19%). Infine, per l'82% i prezzi del materiale scolastico sono troppo alti, solo per l'8% sono equi.

Il sondaggio è stato realizzato con metodologia CAWI tra il 6 e il 7 settembre 2023 su un campione di 800 intervistati rappresentativi della popolazione maggiorenne residente in Italia, indagata per quote di genere ed età incrociate stratificate per titolo di studio e ripartizione Istat di residenza. Il margine d'errore è del +/- 3,5% con un intervallo di confidenza del 95%.


Ultimo aggiornamento: Martedì 12 Settembre 2023, 19:07
© RIPRODUZIONE RISERVATA