«Ci siamo trasferiti a Copenaghen, ho trovato lavoro (con 5 settimane di ferie) ma sono rimasta incinta. La reazione del mio capo mi ha stupita»

Lunedì 5 Febbraio 2024, 14:03 - Ultimo aggiornamento: 6 Febbraio, 18:41

La gravidanza

La storia di Chloé ha un'altra svolta quando rimane incinta. Era preoccupata da come il suo datore di lavoro avrebbe reagito, dato che era stata appena assunta, ma viene sorpresa dalla comprensione e dalla flessibilità dell'azienda: «Ho imparato che qui è normale rimanere incinte durante il primo anno di contratto. E poiché i datori di lavoro assumono sostituti durante l’assenza dei genitori, questo non comporta un carico di lavoro aggiuntivo per i colleghi». La Danimarca offre un ampio sostegno alle neo-mamme: «Ho diritto a quattro settimane di assenza prima del parto. La legge danese concede undici settimane di congedo dopo la nascita, con il pagamento della metà dello stipendio. Il mio datore di lavoro è più generoso e mi permette di assentarmi per 24 settimane ricevendo l'intero stipendio. Finalmente torno al lavoro dopo dieci mesi di assenza, per permettere a mio figlio di rientrare all'asilo contemporaneamente agli altri bambini».

Dopo il congedo di maternità, Chloé ha ricevuto anche una promozione, a dimostrazione che il suo datore di lavoro apprezzava il suo contributo e la sua flessibilità. Questo cambiamento positivo nella sua carriera fu un ulteriore incentivo per la coppia a rimanere in Danimarca.

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