«Papà è in Pakistan»
La mattina del 2 maggio, all'indomani della partenza dei genitori per il Pakistan, il proprietario dell'azienda agricola dove lavorava il papà di Saman chiamò il fratello per chiedere dove fosse Shabbar. Il ragazzo, rimasto solo a casa con lo zio Danish, imputato nel processo per l'omicidio della sorella insieme ai due cugini e ai genitori, allora sedicenne, risponde all'uomo che il padre era dovuto partire per il Pakistan per una zia che non stava bene.