Omicidio Saman, il papà: «Non l'ho uccisa io, ma qualcuno della famiglia». Il fratello: mandai la foto del bacio. Il processo

Venerdì 3 Novembre 2023, 10:59 - Ultimo aggiornamento: 4 Novembre, 15:17

L'avvocato dello zio: «Mente»

Ieri sera, per trovare la convinzione e l'energia per fare le domande, sono andato per la 28esima volta sul posto del delitto e mi sono messo sull'uscio, a mezzanotte, della porta di casa. Abbas, un mio collaboratore, è andato a 28 metri, laddove inizia la seconda serra. Sottolineo che la fonte luminosa, l'unica, è a 205 metri e lo rivelano le immagini dell'epoca ed è più potente di quella dell'epoca. Sfido chiunque a vedere due facce che sbucano dalle serre». Lo dice l'avvocato Liborio Cataliotti, difensore dello zio di Saman Danish Hasnain, in una pausa dell'udienza in corso in corte d'Assise a Reggio Emilia. Impossibile, quindi, che il ragazzo abbia visto la scena? «Non so, se avesse avuto un binocolo a infrarossi sarebbe stato possibile - aggiunge - Le immagini sono nitide in quanto i sistemi di videosorveglianza ha gli infrarossi, ma la fonte di luce era a 205 metri. Poi, se pensiamo addirittura alle due facce dei cugini che si sarebbero protesi facendo vedere le loro facce, forse per essere sicuri di essere identificati e ricordati in un aula di giustizia, lì sarebbe già la dinamica a essere ridicola, ma è impossibile».

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