I macabri suggerimenti
«In casa venivano fatte riunioni per far del male a Saman, non solo quando scappò in Belgio, ma anche quando era in comunità». Lo ha detto il fratello della ragazza pachistana uccisa la notte tra il 30 aprile e il primo maggio 2021 per essersi opposta a un matrimonio combinato. «Irfan (un altro cugino del ragazzo la cui posizione è stata poi archiviata, ndr) guardava sempre male Saman - ha aggiunto il ragazzo in aula - e con l'altro fratello di mio padre dava consigli brutti ai miei genitori, invitandoli a fare del male a mia sorella. Ha detto che lui l'avrebbe uccisa».