La sfilata
Scopo della performance firmata dal brand "Avavav" era quello di porre l’attenzione sulla violenza dell’odio diffuso ogni giorno sui social. Un concetto che si traduce in: «Avavav should never exist, Avavav is rubbish», ovvero: «Avavav non dovrebbe esistere, Avavav è spazzatura».
Su Instagram la direttrice creativa Beate Karlsson ha pubblicato l'intero video della sfilata, scrivendo: «Nel medioevo le persone si lanciavano addosso feci, pietre e spazzatura. Online, quei tempi non appartengono al passato. I commenti di odio e i troll su Internet sono diventati parte della cultura moderna. Lo spettacolo è un esperimento in cui questa brutalità verbale viene tradotta in uno spazio fisico e, si spera, mostra che non è necessariamente un riflesso della realtà». Poi ha ringraziato i modelli «simboli di rispetto di sé» per il ruolo importante avuto nella performance.
Non è la prima volta che "Avavav" finisce sotto i riflettori per le sue sfilate: nel 2022 le modelle cadevano in passerella una dopo l'altra, creando uno show senza precedenti.