La convivenza non è quasi mai facile ed è per questo che quando si decide di fare questo passo ci si pensa a lungo e a fondo, soppesando i pro e i contro e cercando di capire se si è effettivamente compatibili. Ognuno, infatti, ha le proprie abitudini e preferenze quando si tratta di gestire la casa e la vita quotidiana: c'è chi non ha voglia di rifare il letto, chi lascia il cartone vuoto del latte per "ricordarsi di ricomprarlo", chi è maniaco delle pulizie e chi ama ascoltare la musica a tutto volume.
Naturalmente, decidere di vivere con qualcuno comporta la volontà di cercare un compromesso, una via mediana che permetta di ridurre al minimo i punti a sfavore e godersi la compagnia altrui al meglio. Cosa succede, tuttavia, quando la convivenza non è il prodotto di una decisione ponderata, ma una forzatura? Qual è la soluzione se si ha un vicino di casa che occupa costantemente tutte le aree comuni e che sembra quasi porti il suo bambino nel mezzo del tuo salotto?
Il dubbio è venuto anche a Emily, che si chiede se sia esagerata a lamentarsi così tanto o se il suo fastidio sia giustificato, così come il suo desiderio di liberarsi dei nuovi vicini.