Viaggiare a bordo di un aereo con i bambini che piangono è una delle più grosse paure di chi sta per imbarcarsi. Per un volo breve ci si mette l'anima in pace, pensando che il trauma più grande sia quello dei genitori. Non solo il figlioletto piangerà durante il viaggio (e in più per loro non finirà di certo una volta atterrati), ma avranno puntati addosso gli occhi feroci di tutti gli altri passeggeri.
Quando però il volo dura più di un giorno diventa una sfida veramente ardua. A farne le spese è stato Henry Beasley durante un volo di 29 ore dalla Nuova Zelanda alla Germania, in cui ha dovuto sopportare le urla incessanti di un bambino.