Coronavirus isolato allo Spallanzani: «Ora sarà più facile trovare il vaccino»
«Qui da noi, nel nostro laboratorio, abbiamo già ottenuto risultati notevoli - ricorda Concetta Castilletti - in passato abbiamo isolato il virus dell’’Ebola, lo Zika. Questa volta siamo stati rapidi, perché abbiamo iniziato a lavorare il 30, quando i due pazienti sono risultati positivi al test. Non è semplice, tra le precauzioni che vanno prese c’è il fatto che lavora in un laboratorio a pressione negativa, l’aria entra ma non esce. Ora questo risultato apre importanti possibilità sul fronte dell’individuazione anche nei pazienti asintomatici, nella cura e nel lavoro di ricerca per il virus». Ma non avete paura quando entrate nel laboratorio? «La paura c’è e ci deve essere perché ti aiuta a essere meticoloso nel rispetto di tutte le procedure di sicurezza».
Coronavirus, prima vittima fuori dalla Cina: 304 morti. Italiani arrivati all'aeroporto di Wuhan. Mattarella scrive a Xi
Cinquantasei anni, nativa di Ragusa e laureata a Catania, Concetta Castilletti si occupa di virus emergenti allo Spallanzani dal 2001. Sembra il personaggio già confezionato per una serie di Netflix, ha due figli grandi che stano studiando ingegneria biomedica e ingegneria gestionale. «Però mi lasci dire che il nostro è un lavoro di squadra, di tutto il laboratorio che fa anche uno straordinario lavorio diagnostico, formato da trenta specialisti e guidato dalla dottoressa Maria Capobianchi che ricorda: «Siamo in prima linea da anni su tutte le emergenze e oltre alla competenza dei nostri virologi conta anche la passione».
Il ministro Speranza abbraccia le due ricercatrici
Ultimo aggiornamento: Lunedì 3 Febbraio 2020, 10:33
© RIPRODUZIONE RISERVATA