Covid e influenza, come distinguerli? Dipende tutto da un sintomo, cosa dobbiamo sapere

Influenza ai minimi, contagiato uno su mille (e sintomi diversi dal Covid)

di Lorena Loiacono

Un po' di raffreddore, qualche linea di febbre e il pensiero che, immediatamente, vola alla peggiore delle ipotesi: sarà Covid? In questo periodo, con il freddo che si fa sentire, accade sempre più spesso di avvertire i sintomi da raffreddamento e temere che possano essere quelli del nuovo coronavirus: se poi arriva anche la febbre, il gioco è fatto. Ogni anno, prima della vera e propria ondata influenzale, erano i virus parainfluenzali a scatenare dubbi e confusione. Oggi ovviamente a tenere banco è la paura del Covid .

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Sintomi sospetti, se non si sentono sapori Covid certo

Quali sono i sintomi dell'influenza stagionale? Febbre, stanchezza e dolori muscolari.

Del tutto simili a quelli del Covid, ma allora come si distinguono?

«In realtà non è semplice fare distinzioni al 100% - spiega Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università di Milano e direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi di Milano - non è facile se non con un'indagine diagnostica mirata. Il covid presenta spesso diversi sintomi insieme, non solo uno tra quelli citati, e poi se si riscontra la perdita dell'olfatto allora la sicurezza c'è».

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Influenza ai minimi storici

Dell'influenza, quest'anno, sembra comunque non esserci traccia, il motivo? “Per ora l'influenza in Italia non c'è – continua Pregliasco - probabilmente il nuovo galateo sta facendo qualcosa di efficace anche per i virus influenzali. Per questo motivo siamo a livello basale, proprio come accaduto nel mese di agosto scorso in Australia.

Inoltre possiamo contare su un maggior numero di vaccinati rispetto agli anni passati”.

Non è mai accaduto prima, anche se è ancora presto per dire che quest'anno l'influenza non ci sarà: “qualcosa potrebbe muoversi con l'arrivo del freddo intenso e degli sbalzi termici. Per difenderci, come contro il Covid, continuiamo a portare avanti la disinfezione e l'uso della mascherina”.

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Influnet, colpito poco più di uno su mille

I dati della sorveglianza Influnet, coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità, relativi alla stagione influenzale 2020-2021 in Italia indicano per la prima settimana del 2021, dal 4 al 10 gennaio, l’incidenza delle sindromi simil-influenzali sotto la soglia basale. Vale a dire con un valore pari a 1,43 casi per mille assistiti.

Per capire quanto sia basso il dato, basta paragonarlo con quello rilevato nella scorsa stagione in questa stessa settimana: il livello di incidenza, 12 mesi fa, era pari a 6,6 casi per mille assistiti.

La situazione è simile in tutta Italia, in tutte le Regioni italiane infatti il livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali è sotto la soglia basale.

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Influenza per fascia d'età

Dalle rilevazioni effettuate dai 718 medici sentinella di Influent, emerge che nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 2,24 casi per mille assistiti, nella fascia di età 5-14 anni la soglia scende a 0,90, nella fascia 15-64 anni a 1,43 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 1,17 casi per mille assistiti.

Casi complessivi

Nella prima settimana del 2021, i casi stimati di sindrome similinfluenzale sono stati circa 86.000, per un totale di 1.427.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza.

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Ultimo aggiornamento: Lunedì 18 Gennaio 2021, 22:16
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