Se c’è una cosa che quasi due anni di pandemia ci hanno insegnato è che contenere il virus, spesso, è una questione di reattività. E così, anche se gli esperti sottolineano come sia «presto» per valutare l’impatto che la nuova variante del Covid scoperta in Sudafrica e rinominata “Omicron” potrà avere su contagi e ospedalizzazioni, ieri l’Europa ha già deciso di blindarsi, al pari degli Stati Uniti.
«Abbiamo proposto di attivare il freno di emergenza sui voli provenienti dall’Africa australe e tutti i paesi colpiti - ha spiegato ieri Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue -. In attesa di ricevere più informazioni sulla variante, tutti i viaggiatori in provenienza da questi paesi dovrebbero essere sottoposti a quarantena». Misure che l’Italia, sulla scorta di quanto fatto da Regno Unito e Israele, aveva in realtà adottato autonomamente con una circolare che vieta ingresso e transito nella Penisola a chi nei 14 giorni precedenti ha soggiornato in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Malawi, Mozambico, Namibia, Eswatini. Tant’è che in serata è stata anche annullata la conferenza ministeriale dell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) della prossima settimana.
D’altronde il ministro Speranza, in serata ospite di Zapping su Radio1, ha spiegato come «sarebbe da irresponsabili non essere preoccupati» e ancora «si è scelta la linea della massima prudenza». «Siamo in una fase non semplice - ha aggiunto - il vaccino è la vera arma e quindi faccio appello a fare la prima dose e a prenotare subito la terza dose».
Variante Omicron, la trasmissibilità
La frenata dell'Oms
Un approccio cauto ribadito anche dall’Ema, l’Agenzia Ue per i medicinali, che ha stoppato la fuga in avanti delle aziende farmaceutiche sulla necessità di aggiornare i vaccini (rimarcata anche da von der Leyen: «I contratti dell’Ue affermano che devono essere adattati immediatamente alle nuove varianti man mano che emergono») dopo la dichiarazione di Pfizer che si è detta pronta ad rimodulare il suo farmaco in 100 giorni. L’Agenzia ha chiarito che «è prematuro» prevedere se per la nuova variante sudafricana è necessario un adattamento dei vaccini. Le informazioni attuali sono infatti insufficienti per determinare se questa variante si diffonderà in modo significativo e «fino a che punto potrebbe eludere l’immunità ricevuta con i vaccini».
Una prudenza che invece non può appartenere ai sismografi più recettivi del mondo: i mercati.
A crollare sono stati Boeing e le compagnie aeree. Mentre a risalire, con i titoli farmaceutici, sono stati Zoom (il software per le video-chiamate), Netflix e Peloton (una mini palestra domestica). Non proprio un bel segnale.
Ultimo aggiornamento: Domenica 28 Novembre 2021, 11:22
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