La quarta ondata sembra ormai alle spalle per Israele. Il Paese, che ha cominciato in estate le somministrazioni della terza dose di vaccino, conta ogni giorno poche centinaia di nuovi contagi, mentre il numero di decessi è vicino allo zero. Il caso Israele, primo fra gli Stati occidentali a cominciare la campagna vaccinale anti-Covid, è la fotografia di quello che potrebbe accadere in Italia e in Europa: con la somministrazione della terza dose a una platea sempre più ampia di popolazione, anche questa nuova ondata potrebbe essere domata, come avvenuto per le precedenti.
Terza dose, Israele si è messo la quarta ondata alle spalle
Lo testimoniano le stime di Our World in Data, secondo cui in Israele da agosto sono state iniettate oltre 4 milioni di terze dosi Pfizer (unico vaccino usato nel Paese), su una popolazione di 9 milioni di abitanti. A settembre Israele era arrivato a contare oltre 22.000 casi in un giorno, prima di una graduale diminuzione che lo ha portato ai circa 400 contagi giornalieri attuali.
Terza dose: più efficace e duratura
Altri dati indicano che la protezione della dose booster non solo avrebbe un'efficacia superiore alla seconda (dal 62,5 al 94% per Pfizer, secondo uno studio del National Institute for Health Research), ma che addirittura avrebbe una durata temporale maggiore (fino a 9-10 mesi, secondo i risultati preliminari di uno studio del Tel Hashomer Hospital). La terza dose, inoltre, potrebbe evitare chiusure a Natale: anche durante la quarta ondata, grazie ai progressi della campagna vaccinale, Israele ha introdotto pochissime restrizioni, riuscendo a piegare la curva fino agli ottimi risultati che apprezziamo oggi. E che, si spera, a breve potremo vedere anche in Italia ed Europa.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Novembre 2021, 06:47
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