«Vi svelo i Boss del dopo-lockdown»

Ida Di Grazia
ROMA - Questa sera su Rai2 torna Boss in Incognito, il docu-reality che racconta l'avventura degli imprenditori che hanno deciso di affrontare la sfida di lavorare sotto mentite spoglie, per una settimana, insieme ai loro dipendenti. Novità di questa edizione la conduzione di Max Giusti, e per la prima volta anche il conduttore andrà in incognito nelle aziende, grazie a un travestimento.
Questa sera c'è il suo ritorno in Rai dopo il grande successo di Pechino Express, possiamo considerarla una rivincita?
«Probabilmente sì. Sono stato sommerso d'affetto, era da tanto che non sentivo il pubblico così vicino».
Cosa è successo quattro anni fa?
«Non lo so, il direttore di Rai 1 di allora non mi ha voluto trattenere. Devo ringraziare Rai 2 che mi fa tornare in video».
Questa edizione ha un valore importante, si parla di rinascita post Covid. Che approccio ha avuto?
«Pensavamo di non riuscire a farlo, abbiamo finito di montare la prima puntata due giorni fa. È uno spaccato del mondo del lavoro, andare in onda subito mostra il Paese reale».
Si è mai sentito un impostore?
«Sì, alla prima puntata, perché la storia che mi ha raccontato questo ragazzo era così bella che volevo abbracciarlo e dirgli: sono Max, scusami!».
Lei si emoziona? Quando è stata l'ultima volta?
«Da quando sono papà ancora di più, ma poi mi avete visto a Pechino ormai non posso più nascondermi. Mazzocchi ancora mi prende in giro. Durante il programma quando il ragazzo con cui lavoravo ha scoperto che ero io ha cominciato a tremare, ha detto sei la prima persona famosa che conosco. Io gli ho detto Aho ma che stai a dì io mica so famoso, so come te. Il fatto di essere nato a via del Trullo 190 e cresciuto a Casetta Mattei io non me lo dimentico».
Che rapporto ha con i social?
«Non ci puoi rinunciare, ma ci dobbiamo confrontare. A ottobre partirà un nuovo progetto social nato al bar insieme a Giuliano Rinaldi e che si chiamerà La ragion pura. Ho voluto dare voce a tutti quelli che sono pieni di certezze: terrapiattisti, negazionisti, chi fa le crociate contro gli ingaggi dei calciatori: faranno dei match l'uno contro l'altro».
Ci sono altri programmi in vista Affari tuoi?
«Ufficialmente non mi ha chiamato nessuno, è normale che quando si parla di farlo ripartire e l'hai presentato per 900 puntate, si fa il tuo nome. Ho saputo di non presentarlo più 5 giorni prima della presentazione dei palinsesti non mi sono mai lamentato... Certo magari a saperlo prima uno si organizza».
Radio?
«Una sorpresa c'è e arriverà per Natale, ci sto ancora lavorando, ma non posso dire niente».
Sanremo?
«Ora ci sono Amadeus e Fiorello che sono bravissimi. Se poi tra 4 o 5 anni si crea l'opportunità perché no... magari ci cascano!».

Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Settembre 2020, 05:01
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