Veronica Timperi
Colorata e hippie quanto basta. La stampa batik è tornata:

Veronica Timperi
Colorata e hippie quanto basta. La stampa batik è tornata: il nome specifico è tie-dye, e fa pensare un po' all'India, a Ibiza e a Woodstock, anche nella moderna declinazione che mantiene comunque il fascino ribelle e libertino di un tempo. La colorazione tie-dye si ottiene grazie alla legatura del tessuto che impedisce la penetrazione della tinta in alcune parti del capo. Il risultato è che ogni tessuto è unico e diverso da un altro. L'unicità è stata una delle chiavi del successo di questa fantasia che l'ha fatta durare nel tempo, tanto da essere amata, ieri come oggi, da star della musica. Si dice che negli anni Sessanta i Merry Pranksters, precursori del movimento hippie, attraversarono gli Stati Uniti sul loro pulmino colorato e tingevano tessuti sotto l'effetto dell'Lsd. Oggi ad indossare la stampa preferita di Janis Joplin sono Justin Bieber, Beyoncé, la modella Gigi Hadid, che diventano testimonial di un fenomeno cavalcato da tante griffe. Polo Ralph Lauren ha pensato ad una capsule collection che colora i capi iconici del brand, dalle camicie Oxford alle polo, passando per t-shirt e pantaloni, dei colori dell'arcobaleno. R13 declina il tie-dye su maglietta sportiva e giacca dal taglio maschile, da abbinare con pantaloni corti in jeans e stivaletti da cow-girl. N21 tinge e sfuma un maxi cardigan nero, rosso, blu e verde acqua oppure l'abitino bianco e nero, molto chic.
Stella McCartney invece punta sul classico effetto used del denim per il suo completo pantalone e t-shirt. A dare un'anima romantica al tie-dye ci ha pensato Dior con il suo abito da sera, in cui stampe psichedeliche e raffinati si alternano a sfumature batik, abbinate alle trasparenze dello chiffon.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Maggio 2019, 05:01
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