Scuole aperte ai disabili. Ma è caos mense

Scuole chiuse ma non per tutti, a Roma è caos nell'accoglienza in classe dei ragazzi con disabilità o bisogni educativi speciali che vogliono frequentare in presenza. Le famiglie stanno facendo richiesta ma non tutte verranno effettivamente accolte. Intanto è in corso un monitoraggio da parte del Campidoglio per sapere quanti sono i bambini che, dal nido alla quinta elementare, frequentano in presenza e quindi mangiano a mensa. Ma il conto, scuola per scuola, non è così semplice: «Non è automatico che un ragazzo con disabilità vada in presenza spiega Cristina Costarelli, preside del liceo Newton e vice presidente dell'Associazione nazionale dei presidi di Roma i docenti e le famiglie valutano le singole situazioni e quindi anche l'orario da mettere in campo: quindi non tutti hanno la mensa. Per evitare confusione stiamo chiedendo all'Ufficio scolastico regionale dei criteri unici per tutti».
Chi abitualmente frequenta il tempo pieno, probabilmente, non potrà fare otto ore di lezione in presenza al giorno con il resto della classe a casa. Si decide in base al piano individualizzato. Un altro nodo da sciogliere è la possibilità per il Comune di attivare la mensa per pochi alunni. (L. Loi.)

Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Marzo 2021, 05:01
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