Salvini a Pontida: «Vincerà questa Italia»

Salvini a Pontida: «Vincerà questa Italia»
A Matteo Salvini riesce certamente più facile presentare la sua Lega come di lotta e non di governo. Tornato così all'opposizione, il leader del Carroccio ha gioco facile ad infiammare le decine di migliaia di militanti che affollano il pratone di Pontida, nel tradizionale raduno del partito. Matteo Salvini, indirizza naturalmente la sua rabbia verso gli ex alleati che chiama «traditori, poltronari», capaci di dar vita ad «un governo abusivo». I suoi attacchi, più che Di Maio («resta un amico»), colpiscono il premier Conte: «Sono curioso di capire cosa ha svenduto in termini di sovranità ed economia italiana per aver la pacca sulla spalla da Macron e dalla Merkel».
Il Capitano è convinto che «presto la Lega tornerà al governo e si riprenderà tutti i ministeri, anche con gli interessi». Parla per 40 minuti Matteo Salvini, definisce il suo popolo «l'Italia che vincerà» ed espone la sua strategia. Punterà sulla raccolta firme per chiedere referendum su ogni materia, dalla legge elettorale al decreto sicurezza, girerà in lungo e in largo la penisola anche se la vera prova di forza sarà la manifestazione a Roma, in piazza san Giovanni, il 19 ottobre. Non è affatto casuale anche l'apparizione sul palco della bimba del caso Bibbiano. Insomma, tanti simboli.
Sul prato però il nervosismo è evidente. Il giornalista di Repubblica Antonio Nasso è stato aggredito da alcuni militanti sotto il palco. Poco più tardi un altro giornalista, Gad Lerner, viene coperto da una selva di insulti. Non si placa poi la polemica per le parole pronunciate il giorno prima dal deputato leghista Vito Comencini: «Mattarella mi fa schifo perché non tiene conto del voto del 34% degli italiani». Parole che il leader della Lega ha provato a minimizzare: «Sono toni sicuramente sbagliati». (A.Sev.)

Ultimo aggiornamento: Lunedì 16 Settembre 2019, 05:01
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