Quattro stagioni sulla panchina della Lazio con una qualificazione in Champions

Quattro stagioni sulla panchina della Lazio con una qualificazione in Champions
Quattro stagioni sulla panchina della Lazio con una qualificazione in Champions e un Coppa Italia in bacheca. Delio Rossi è ancora legato ai biancocelesti e ai suoi tifosi. Domani seguirà da doppio ex la sfida contro la Fiorentina che ha allenato nella stagione 2012-13.
Che gara si aspetta?
«Sarà un crocevia importante della stagione, in ogni caso la Lazio deve provare a vincerle tutte perché è dietro le altre, fermo restando che può battere il Torino nel recupero».
Delle cinque gare che restano quella di Firenze è la più difficile?
«Assolutamente si anche se c'è pure il derby, ma in questo caso non puoi fare calcoli perché la corsa non è su una sola squadra. In questa giornata un pari tra Juventus e Milan sarebbe un bel vantaggio in caso di vittoria al Franchi».
Come la vede la corsa per la Champions?
«In questo campionato del Covid con un calendario raccolto e con squadre che non hanno un rendimento costante è imprevedibile. La Lazio era andata male contro il Napoli ma poi ha dominato il Milan mentre la squadra di Gattuso invece a sorpresa è stata fermata dal Cagliari».
Quante possibilità ha la Lazio di andare in Champions?
«A mio parere tantissime. La Lazio dovrebbe fare la corsa sul Milan ma anche sulla Juventus, che dal punto di vista del gioco è quella che ruba meno l'occhio e che a Udine ha vinto nemmeno troppo meritatamente».
Che ne pensa del rinnovo di Inzaghi che tarda ad arrivare?
«Simone conosce molto bene questo ambiente perché sono 20 anni che sta alla Lazio e soprattutto conosce bene Lotito ed ha un rapporto fraterno con il diesse Tare. Tutti vogliono la stessa cosa ma se manca ancora la firma vuol dire che ci sono cose che noi non sappiamo. Credo non si tratti di un discorso economico ma più di garanzie tecniche».
Un giudizio su Mourinho alla Roma.
«Il nostro campionato guadagna a livello di interesse ma siccome si parlava di Sarri secondo me lui dal punto di vista tecnico mi sembra più un allenatore maestro, mentre Mourinho è più gestore, fermo restando che se ha scelto la Roma avrà avuto garanzie tecniche: non gli puoi prendere i Perez o i Villar di turno. Una cosa però è certa: questo sarà da sprone alla Lazio».

Ultimo aggiornamento: Venerdì 7 Maggio 2021, 05:01
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