Protesta sotto la sede della Rai per Il paradiso delle signore

Protesta sotto la sede della Rai per Il paradiso delle signore
Luca Calboni
Un grande sit-in di fronte alla sede Rai di viale Mazzini. Hanno deciso di protestare in maniera pacifica tutti gli addetti della serie tv Il Paradiso delle signore, fiction italiana che dopo solo una stagione sembrerebbe non rientrare più nei piani della dirigenza della televisione di Stato. Per questo nella giornata di ieri tutta la troupe e il cast della soap si sono mossi per difendere i circa 500 posti di lavoro che la produzione garantisce.
Gli stessi addetti ai lavori hanno rilasciato un comunicato in cui chiedono ai vertici della Rai «di produrre almeno la seconda stagione della soap Il paradiso delle signore con l'attuale cast». «Francamente - prosegue la nota - non si capisce come un prodotto, con una media share del 15% circa in fascia daily, può venire epurato dopo una sola stagione».
Il paradiso delle signore, trasformato da fiction prime time a soap quotidiana, ha poi la peculiarità di essere una delle poche - se non l'unica tra le - produzioni italiane con puntate da 40 minuti: un minutaggio inusuale per la tv nostrana, ma che molto bene si presta ai mercati stranieri e, in particolare, americani. Per questo la produzione era stato venduta in più mercati esteri fino a essere proposto anche nell'offerta Netflix.
L'organizzazione della soap, dopo la sua trasformazione in striscia quotidiana, è riuscita in 36 settimane a produrre 180 puntate in sole 36 settimane di lavorazione: per questo tanto gli addetti ai lavori quanto gli appassionati della trasmissione si sono mobilitati contro la cancellazione della soap con una petizione online.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Febbraio 2019, 05:01
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