PER UN PUGNO DI STORIA

Michela Greco
I muscoli, gli sguardi tesi e determinati, il sudore e la passione. Le palestre storiche della Capitale e i campioni di ieri e di oggi sono i protagonisti di Boxe Capitale, il documentario con cui il trentacinquenne Roberto Palma ripercorre l'affascinante storia del pugilato capitolino attraverso le testimonianze di tanti atleti (ed ex atleti), maestri e giornalisti sportivi che raccontano, tra le altre cose, di come Roma fosse «la città più aperta alla boxe. Un luogo dove, negli anni 60, il 90% delle uscite, in certe zone, finiva a botte. Dove fioccavano le risse per strada». Una sorta di vocazione naturale per la Città Eterna, insomma, che ancora ospita ring storici come quelli della Indomita o dell'Audace. «Nelle vecchie palestre e nei bar di certi quartieri si sentono tuttora rievocare i match storici della boxe, quelli che riempivano il Palazzetto dello Sport decenni fa racconta il regista C'è tutta una generazione di romani tra i 50 e gli 80 anni di età che ricordano molto bene gli anni d'oro in cui gli spettatori si radunavano a migliaia per assistere ai famosi derby, cioè agli scontri tra i campioni di diversi quartieri, tra Quadraro e Maranella, ad esempio, o tra Testaccio e Laurentino. Ora quella generazione di ex-pugili è custode di un patrimonio, di una tradizione».
Oggi e domani in programmazione al Nuovo Cinema Aquila - dove stasera alle 21.30 ci sarà anche l'ex campione Nino Benvenuti a salutare il pubblico - Boxe capitale riporta alla memoria quel giorno del 1933 in cui 70mila persone si radunarono a piazza di Siena (Villa Borghese) per assistere al match di Primo Carnera contro Uzcudun, ma mostra anche i ragazzi che si allenano nelle palestre capitoline: «I tempi sono cambiati riflette il regista prima i pugili nascevano nei rioni popolari, che nel frattempo sono diventati radical chic, oggi invece danno i primi pugni in periferia. Come sport amatoriale la boxe sta vivendo un buon momento. Se parliamo di pugilato professionistico, invece, l'unica cosa che funziona sono le riunioni organizzate da Davide Buccioni, ancora capace di riempire il Foro Italico». Tra gli intervistati, anche i campioni romani Giovanni De Carolis (l'ultimo italiano ad aver conquistato il titolo di campione del mondo), Daniele Petrucci detto Bucetto, di San Basilio, e Domenico Spada, la cui famiglia, sottolinea Palma, «ha dato un contributo importante alla boxe romana».
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Settembre 2018, 05:01
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