Mario Landi
«Ti prego fatti sentire, torna a casa. Stiamo morendo. Torna,

Mario Landi «Ti prego fatti sentire, torna a casa. Stiamo morendo. Torna,
Mario Landi
«Ti prego fatti sentire, torna a casa. Stiamo morendo. Torna, faremo come ci dirai tu». Sarebbe il testo di un sms-trappola che Nazia Shaheen avrebbe scritto alla figlia Saman Abbas quando quest'ultima era in comunità protetta per indurla a tornare a casa. Lo riporta oggi la Gazzetta di Reggio. Il messaggio, secondo il quotidiano locale, risale al periodo in cui la ragazza si trovava nella comunità protetta dopo aver denunciato i genitori che volevano obbligarla a un matrimonio combinato. L'sms avrebbe tratto in inganno la diciottenne, scomparsa da oltre un mese da Novellara (Reggio Emilia) e che si presume sia stata uccisa dalla famiglia, dopo che era tornata a casa dalla comunità protetta il 22 aprile.
La madre della ragazza è indagata assieme al padre Shabbar - entrambi latitanti, si troverebbero in Pakistan - per omicidio premeditato in concorso insieme allo zio Danish Hasnain, ritenuto l'esecutore materiale del delitto, e ai cugini Nomanulhaq (latitante, si presume in Europa, con lo zio) e Ikram Ijaz, ora in carcere a Reggio Emilia, unico arrestato dopo essere stato fermato in Francia il 28 maggio scorso mentre tentava di raggiungere la Spagna.
Proseguono intanto le ricerche nelle campagne di Novellara (Reggio Emilia), fra le serre e i campi di cocomeri che circondano la cascina dove viveva e lavorava la famiglia di Saman, della quale non si hanno più notizie dal 30 aprile scorso. Come nei giorni scorsi, sono stati fatti dei carotaggi metro per metro in alcune serre, poi verificati dai cani.
È stato invece fissato per domani alle 9.15 l'incidente probatorio per il fratello minorenne di Saman. Il ragazzino si trova in una località protetta nel Bolognese, dopo essere stato fermato dalla polizia il 10 maggio scorso a Imperia.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 17 Giugno 2021, 05:01
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