I tre teppisti condannati a un anno «Sono già stati rimessi in libertà»

Flavia Scicchitano
Sono stati condannati ad un anno di reclusione i due cittadini marocchini e l'italiana arrestati lunedì mattina dai poliziotti della Digos nello sgombero dell'ex scuola di via Cardinal Capranica, nel quartiere di Primavalle. Il tribunale monocratico di Roma ha convalidato l'arresto dei tre occupanti, giudicati ieri per direttissima, che nel corso dell'occupazione si sono resi protagonisti di episodi violenti. L'accusa è di resistenza aggravata. «Ma sono già in libertà», attaccano dall'opposizione in Campidoglio.
«Siamo soddisfatti - afferma Paolo Di Vetta, uno dei portavoce dei Movimenti per il diritto all'abitare - Comminando questa pena i giudici hanno riconosciuto la legittima rabbia delle persone in emergenza abitativa. Sanzionando però la loro condotta».
Dopo gli sgomberi dell'ex Penicellina e dello stabile di via Carlo Felice, lunedì è stata la volta dell'ex istituto agrario di via Cardinale Capranica. L'immobile di Primavalle era infatti nella lista prioritaria degli edifici da sgomberare a Roma, decisa dalla prefettura col placet del Viminale, perché ritenuto pericolante. Fin dalla notte decine di agenti e blindati erano presenti davanti alla struttura, occupata dal 2003 da circa 340 persone e diverse famiglie.
Le tensioni sono salite nel giro di poche ore: circa duecento attivisti si sono date appuntamento all'esterno del palazzo dove i movimenti con un sit-in hanno contrapposto un muro popolare. Decine di occupanti si sono invece barricati' all'interno e le trattative con gli agenti sono state difficili fin da subito. In mattinata è partito un fitto lancio di oggetti dalle finestre dell'immobile contro le forze dell'ordine, che a loro volta hanno risposto con gli idranti. Alcuni occupanti hanno incendiato anche copertoni, materassi e rifiuti. Man mano, la polizia si è fatta largo all'interno dell'edificio riuscendo a convincere coloro che ancora erano rimasti all'interno del palazzo.
«Nessuna tolleranza e nessuno sconto ai violenti che occupano, incendiano e attaccano le Forze dell'ordine», aveva invocato il ministro dell'Interno, Matteo Salvini. Il bilancio: tre arresti e diverse denunce.
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 17 Luglio 2019, 05:01
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