GERMANIA, 11 VITTIME

Una terribile notte di sangue si è consumata nella tarda serata di mercoledì ad Hanau, poco distante da Francoforte. Un uomo intorno alle 22 ha iniziato a sparare alla cieca fuori da due diversi locali dove si fuma il narghilè, provocando la morte di 9 avventori (quasui tutti di origini curde), tra cui anche una donna incinta. Le vittime però sono 11: poche ore dopo infatti sono stati trovati nella loro abitazione privi di vita il killer (che si è scoperto essere Tobias Rathien, 43 anni) e la madre di 72 anni.
L'attentatore ha lasciato un video e una lettera in cui ha spiegato le ragioni del suo gesto con motivazioni di matrice razzista e xenofobe: Alcuni popoli che non si riescono a espellere dalla Germania vanno sterminati.
Non si sono fatte attendere le reazioni del mondo politico tedesco. Il presidente della Reoubblica, Frank-Walter Steinmeier, si è detto «sconvolto» per la strage xenofoba e ha sottolineato di essere «dalla parte di tutte le persone che vengono minacciate dall'odio razzista. Non sono sole». Anche la Cancelliera Angela Merkel ha dichiarato inorridita: «Il razzismo è un veleno, l'odio è un veleno che esiste nella nostra società». (T.Abr.)

Ultimo aggiornamento: Venerdì 21 Febbraio 2020, 05:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA