Enrico Chillè
Più vigilanza armata al Colosseo e ai Fori Imperiali.

Enrico Chillè Più vigilanza armata al Colosseo e ai Fori Imperiali.
Enrico Chillè
Più vigilanza armata al Colosseo e ai Fori Imperiali. A due giorni dall'attentato al mercatino di Natale a Strasburgo, il ministro della Cultura Alberto Bonisoli ha chiesto un maggior spiegamento di forze all'interno di un'area sensibile come quello della Roma antica, in quanto frequentata ogni giorno da migliaia di turisti. Arriveranno, quindi, più uomini, nuove telecamere e metal detector di ultime generazioni.
Bonisoli, durante la presentazione del piano sicurezza del parco archeologico, ha infatti auspicato un incremento della vigilanza, sia esterna che interna: «Il Colosseo è un simbolo e la sicurezza delle persone è fondamentale. A livello internazionale stiamo vivendo già un periodo difficile, diciamo che preferisco prevenire piuttosto che curare. Le forze sono limitate e dobbiamo usarle dove servono davvero».
Il ministro dei Beni culturali, comunque, si augura che l'incremento dei controlli arrivi sia da parte delle forze dell'ordine che da parte delle forze armate, in totale sinergia: «Non sono un esperto di sicurezza, ma per me non bisogna sottovalutare l'impatto deterrente che può arrivare dal vedere tanti militari in divisa, in un luogo ampiamente frequentato tutto l'anno come il Colosseo. Potremmo approfittare delle forze liberate dai compiti di scorta, a cui abbiamo rinunciato, e impiegarle dove serve di più».
Bonisoli ha chiesto quindi più uomini in campo e controlli più approfonditi, per scongiurare ogni rischio: «Non è detto che la vigilanza serva in maniera continuativa, ma magari si interverrà in determinati periodi dell'anno, ad esempio in agosto, quando il Colosseo e i Fori Imperiali sono gremiti di visitatori. Abbiamo centinaia di uomini da usare dove servirà di più, sarà un elemento aggiuntivo per la sicurezza».
Al di là dell'allerta terrorismo, la posizione del ministro della Cultura appare più che condivisibile. Solo pochi giorni fa, infatti, un turista indiano in visita al Colosseo aveva avuto tutto il tempo di avvicinarsi e staccare un frammento di laterizio, da riportare a casa come souvenir. L'uomo era stato scoperto da alcuni vigilantes mentre riponeva in tasca il suo bottino ed era stato poi consegnato ai carabinieri e denunciato. Negli ultimi anni, comunque, sono diversi i casi di danneggiamenti, furti e atti vandalici, quasi sempre da parte di turisti, in uno dei simboli di Roma e di tutta Italia.
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 14 Dicembre 2018, 05:01
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