«È veramente la fine di un'epoca»
E Capannelle? «Sono dispiaciutissimo per la chiusura dell'ippodromo - dice - ma lo ero stato ancora di più quando decisero di chiudere Tor di Valle. Per me è come se si fosse chiusa un'era. Con questa decisione che hanno preso si perde anche una conoscenza, un sapere, come si tratta e si allena un cavallo. Da sport più ricchi un aiuto al trotto proprio non poteva arrivare? Bisogna aiutare questo settore, anche togliendo le pesanti tasse che ci sono sopra. Sono molto avvilito».
Che ricordo ha dei cavallari? «E un mondo a parte, col film di Steno raccontammo uno spaccato realistico come mai della società. C'erano personaggi che studiammo, gente che viveva per il mondo del cavallo, non ludopatici, ma cavallari. C'è un mondo a parte tra questi due termini». Certo Capannelle è galoppo e Tor di Valle era trotto: «Anche questo è un altro mondo, due sport diversissimi e con appassionati diametralmente opposti».
(F. Pas.)
Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Dicembre 2018, 05:01
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