Alessandra Severini
Via libera dai 27 capi di Stato e di governo della Ue all'accordo

Alessandra Severini
Via libera dai 27 capi di Stato e di governo della Ue all'accordo raggiunto sulla Brexit. Alla notizia dell'ok il premier britannico Boris Johnson ha auspicato un rapido via libera di Westminster. «Sono fiducioso che i miei colleghi in Parlamento quando esamineranno questo testo lo voteranno entro sabato». Ma non è detto che l'iter filerà liscio come BoJo spera. Theresa May ci provò ben tre volte senza esito. Alla Camera dei Comuni Labour, Lib Dem e nazionalisti scozzesi hanno annunciato il loro no. Ma il no potrebbe venire anche dagli unionisti nordirlandesi del Dup, una delle gambe su cui si regge il governo conservatore, che maldigeriscono le previsioni sul futuro assetto doganale dell'Irlanda del Nord. Difficile dunque per il premier raggiungere i 320 voti necessari. Se invece il Parlamento britannico, riunito nel fine settimana per la prima volta dai tempi dell'invasione delle Falkland, sabato darà l'ok, il divorzio consensuale avverrà nei tempi previsti: il 31 ottobre.
A Bruxelles gli umori sembrano ormai rassegnati all'addio della Gran Bretagna. «È un'intesa bilanciata ed equa, sono contento dell'accordo, ma sono triste per la Brexit», ha detto il presidente uscente della Commissione europea Juncker. Juncker ha anche annunciato che «i negoziati sulla relazione futura» tra Ue e Regno Unito «inizieranno appena dopo che l'accordo sarà approvato. Li inizieremo il 1 novembre senza interruzione», ha detto. «Questo accordo è più chiaro del precedente» ha commentato Angela Merkel al termine dei lavori al Consiglio europeo, spiegando che «con Theresa May non era chiaro come sarebbero state le relazioni future» tra l'Ue e il Regno Unito: «Non si capiva se volessero restare nel mercato unico, mentre ora sappiamo bene che vogliono essere un Paese terzo».
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 18 Ottobre 2019, 05:01
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