Alessandra Severini
Quella di ieri è stata la giornata del disgelo per il

Alessandra Severini
Quella di ieri è stata la giornata del disgelo per il governo gialloverde. Dopo giorni di silenzio la telefonata di Luigi di Maio a Matteo Salvini sembra aver allontanato le nubi che oscuravano il futuro dell'alleanza di governo. Il leader 5 stelle è poi salito al Colle per incontrare il presidente Sergio Mattarella a cui avrebbe garantito che il Movimento intende proseguire con l'esperienza dell'esecutivo Conte sulla linea dell'attuazione del contratto di governo.
Il presidente della Repubblica, preoccupato per l'andamento dell'economia, ha esortato a fare presto chiarezza, a mettere al riparo i conti pubblici e a indicare una figura autorevole alla Commissione europea.
Fra i primi effetti della momentanea tregua fra Lega e 5 stelle, c'è il via libera al decreto sbloccacantieri, il provvedimento voluto dalla maggioranza per accelerare la realizzazione delle opere infrastrutturali che oggi sarà in aula al Senato. Il compromesso raggiunto fra Lega e 5 stelle prevede la sospensione per due anni di alcuni punti rilevanti del codice degli appalti varato in Italia nel 2016 e non dell'intero codice come invece volevano i leghisti. Resterebbe in vigore la soglia per il subappalto pari al 40% dell'opera e le norme sugli obblighi di sicurezza per le imprese.
«Fra persone di buonsenso l'accordo si trova», ha commentato il leader della Lega. «Non verranno sacrificati né la legalità né i controlli», ha tenuto a sottolineare Di Maio.
Anche il decreto Crescita potrebbe alla fine sbloccarsi e riprendere l'iter alle Camere anche perché va convertito entro fine mese. Il Salva Roma, contenuto nel provvedimento, nelle intenzioni dovrebbe diventare un più ampio Salva-tutti, come voleva la Lega che si rifiuta di riconoscere alla Capitale uno status diverso e superiore a tutti gli altri Comuni. Probabile però il ricorso al voto di fiducia. I due alleati avrebbero trovato un'intesa di massima anche sui cambiamenti nella squadra di governo. Ma la crisi non è del tutto sventata e nel M5s c'è chi sospetta ancora che Salvini alla fine farà saltare il tavolo.
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 5 Giugno 2019, 08:47
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