Alessandra Severini
Il Senato manda Salvini a processo sul caso Gregoretti. L'aula

Alessandra Severini
Il Senato manda Salvini a processo sul caso Gregoretti. L'aula di Palazzo Madama ha di fatto accolto la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti del leader della Lega, bocciando l'ordine del giorno presentato da Forza Italia e Fratelli d'Italia che chiedeva di dire no al processo all'ex ministro dell'Interno e quindi di ribaltare il voto della Giunta delle immunità del 20 gennaio scorso (solo 76 i sì e 152 i contrari). I senatori della Lega non hanno partecipato al voto uscendo dall'Aula. A Salvini il Tribunale dei ministri contesta l'ipotesi di sequestro di persona per i 131 migranti, rimasti per 4 giorni sulla nave militare prima dello sbarco ad Augusta il 31 luglio 2019.
ALTA TENSIONE. In Aula non sono mancati momenti di tensione con un senatore della Lega ed uno di M5s venuti quasi alle mani. Una standing ovation dei senatori leghisti ha accolto invece le parole del leader: «Ho scelto io contro il mio quieto vivere di andare davanti a un tribunale. Sono orgoglioso di quello che ho fatto. E lo rifarò appena tornerò al governo. Io ho difeso l'Italia». Convinto che il caso si chiuderà con una richiesta di archiviazione, Salvini sfida l'esecutivo: «Se c'è qualcuno che scappa oggi, non è tra la Lega ma tra i banchi del governo». Per il Movimento 5Stelle risponde Vito Crimi: «Il capo della Lega ha cambiato idea talmente tante volte che è impossibile capire come la pensi veramente. Prima rivendica di essere stato lui a decidere sul caso Gregoretti, poi grida al complotto. Prima dice di volersi far processare, poi non vuole più, poi vuole di nuovo».
COSA PUÒ SUCCEDERE. Con l'autorizzazione a procedere del Senato, la palla torna alla Procura di Catania. Non è chiaro a questo punto se la Procura potrà chiedere soltanto il rinvio a giudizio, oppure se potrà ribadire la richiesta di archiviazione. Ma se il giudice dovesse condannare Matteo Salvini sul caso Gregoretti, il leader della Lega rischierebbe una pena che va dai 6 mesi ai 15 anni di carcere. Inoltre, in caso di una condanna in primo grado, Salvini potrebbe essere sospeso dalla sua carica di senatore.
PRESCRIZIONE. Intanto la maggioranza continua ad essere spaccata sul nodo prescrizione. Con 49 no contro 40 sì le commissioni congiunte Affari costituzionali e Bilancio della Camera hanno bocciato l'emendamento di Italia Viva per rinviare di un anno la riforma Bonafede. I deputati renziani hanno votato sì insieme a quelli dell'opposizione. Oggi sul tavolo del Cdm dovrebbe arrivare la riforma del processo penale e il lodo Conte bis.
riproduzione riservata ®

Ultimo aggiornamento: Giovedì 13 Febbraio 2020, 05:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA