AGENZIA ENTRATE, DOGANE E DEMANIO

Il risultato delle elezioni regionali sposta l'asse del governo e il Pd, già dal giorno dopo il voto, fa capire che la vittoria peserà nei rapporti di forza con gli alleati di governo pentastellati, usciti malridotti dalle urne. Tra i temi da affrontare su cui sondare nuovi equilibri, quello delle nomine dei vertici delle aziende pubbliche e partecipate dallo Stato: Enel, Eni, Enav, Poste, Fs, Rai, solo per fare qualche nome. E poi ci sono il Garante della privacy e l'Agcom da tempo in regime di prorogatio.
L'esecutivo ha iniziato subito con il Consiglio dei ministri di ieri che ha nominato i nuovi vertici delle tre agenzie fiscali. All'Agenzia delle Entrate torna Ernesto Maria Ruffini, già voluto da Renzi alla guida di Equitalia nel 2015 e artefice del record di 20,3 miliardi recuperati alle casse statali. Marcello Minenna, ex assessore al bilancio in Campidoglio che il Movimento 5Stelle voleva candidare alla presidenza della Consob, va invece alla guida delle Dogane e dei Monopoli, mentre il funzionario di Palazzo Chigi, Antonio Agostini, approda alla direzione del Demanio.
Probabilmente qualcosa cambierà anche in Rai, visto che l'azienda ha mantenuto l'assetto voluto dal governo giallo-verde. È probabile che il Pd torni a farsi sentire, per chiedere un cambio al vertice. (A.Sev.)

Ultimo aggiornamento: Martedì 28 Gennaio 2020, 05:01
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