Era lo show praticamente perfetto, proprio come si definiva la sua protagonista Mary Poppins. Targato Disney, ispirato al film, Mary Poppins prodotto dall'italiana Wec Wolrd Entrtaertainment Company non è riuscito a tornale al Nazionale dove era annunciato in 54 repliche dal 30 gennaio. Il motivo? Un clamoroso buco in bilancio, generato da motivi tecnici: «Dopo il successo a Milano nella scorsa stagione, con duecentomila biglietti venduti in sette mesi di repliche spiega il presidente Wec Giorgio Barbolini a Roma è nato il problema della ricostruzione integrale della scenografia, poiché quella utilizzata al Nazionale non era compatibile con il palco del Teatro Sistina». Non sono bastati i 70mila biglietti venduti da ottobre a dicembre: la spesa ingestibile dell'allestimento romano ha toccato «i 3 milioni e 200mila euro, a fronte di un incasso di un milione in meno». Stage Entertainemnt, che gestisce il Nazionale, si sarebbe accollata le spese del ritorno a Milano ma Disney e Mackintosh hanno detto no. Per gli appassionati di musical in Italia il danno psicologico è pesante: se il musical di maggior successo in Italia degli ultimi anni si è infranto contro questo muro, cosa ne sarà del futuro? Intanto, 20mila spettatori saranno rimborsati. (F.Gat.)