Salvatore Garzillo
I rapinatori avevano il volto coperto ma stavolta niente passamontagna,

Salvatore Garzillo
I rapinatori avevano il volto coperto ma stavolta niente passamontagna, solo mascherine chirurgiche e guanti in lattice, come chiunque viva in Italia. Non sono i primi a colpire in questo modo dall'inizio dell'emergenza, ma sono di certo quelli a cui è andata meglio: la prima stima del bottino è di 67mila euro. Da dividere per tre.
Alle 8,30 di ieri la banda è arrivata all'ingresso della filiera della Banca Popolare di Sondrio in via Cesare Battisti, a pochi metri dal tribunale, ma erano sicuri che nessuno li avrebbe notati in questo lunedì di ripresa delle attività. Uno è rimasto all'esterno a fare il palo, gli altri due sono entrati impugnando ognuno una pistola. L'azione è durata pochi minuti, sufficienti per svuotare i cassetti degli sportelli (circa duemila euro) e chiudere i dipendenti in bagno dopo avergli requisito i cellulari.
Ormai tranquilli hanno raggiunto il caveau che conteneva altri 65mila euro e atteso l'apertura temporizzata, per la quale non basta sedersi e avere un po' di pazienza. Ci sono due possibilità: o sapevano gli orari di apertura della cassaforte oppure sono stati molto fortunati. E questo tipo di fortuna è molto rara. «Hanno approfittato del periodo di pandemia in cui si portano dispositivi di protezione personale per non farsi riconoscere dalle telecamere e non lasciare impronte», ha spiegato la polizia, che non può ancora dire con certezza se i rapinatori abbiano avuto una buona informazione o una buona stella.
Dopo aver messo il contante in un borsone sono usciti come due clienti ma a passo più svelto, tirandosi dietro il complice rimasto a fare la guardia. I rapinatori hanno avuto tutto il tempo per allontanarsi, l'allarme è stato lanciato solo intorno alle 10, quando un dipendente è riuscito a liberarsi uscendo da una finestra del bagno. Le telecamere hanno filmato la scena e, nonostante le mascherine, sembra che nelle immagini ci sia qualche elemento utile all'individuazione. Di grande aiuto sarà il Key Crime, il sistema di analisi in uso alla questura milanese che consente di evidenziare le peculiarità in un colpo e rintracciare il responsabile di quella che è definita serialità criminale.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Giugno 2020, 05:01
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