Milan, c'è da sfatare il tabù San Siro: solo due vittorie nel 2021

Luca Uccello
A San Siro il Milan finora ha giocato 15 gare. Le stesse dell'Inter di Antonio Conte. Ma il rendimento è diverso, diversissimo. Sono solo 23 i punti conquistati dai ragazzi di Stefano Pioli sui 45 a disposizione. La media punti di 1,53 però si abbassa ancora se si considera solo il 2021.
Il Diavolo non è più padrone di casa: due sole vittorie (Torino e Crotone) poi tre pareggi (Parma, Udinese e Sampdoria), quattro sconfitte (Juve, Atalanta, Inter e Napoli). Dei 27 punti a disposizione la squadra rossonera è riuscita a strapparne solo 9. Una miseria per chi è stato campione d'inverno, pochi per chi oggi vuole raggiungere la Champions League. Un Milan che in questa classifica del nuovo anno solare sarebbe settimo, dietro pure alla Lazio che all'Olimpico ha preso 29 punti.
Ma il problema San Siro si è fatto sentire anche in Coppa Italia con il Torino, gara vinta solo ai rigori, e con la Stella Rossa (1-1) e il Manchester United (0-1) in Europa League. Ora domenica all'ora di pranzo arriva il Genoa. Una squadra che ha sempre creato problemi al Milan, fin dai tempi di Arrigo Sacchi. Una partita che deve segnare la svolta, la stessa di un campionato fa.
Era l'8 marzo 2020, la prima gara a porte chiuse, prima di bloccare il campionato per poi ricominciarlo e sembrare un'altra squadra. Ora il Milan ha otto finali da giocare, quattro ancora nel suo stadio (oltre al Genoa, Sassuolo, Benevento e Cagliari) e non si può permettere di perdere altri punti, dietro mettono pressione, bisogna solo vincere.
Pioli vuole che il Genoa sia una nuova ripartenza (anche senza Ibra), verso la zona Champions: un obiettivo che vale 50 milioni di buone ragioni per non perderla. In primis il bilancio e il prossimo mercato, a cominciare dal riscatto di Tomori.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 13 Aprile 2021, 05:01
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