Le barzellette, talvolta, sono la strada (rischiosa) che imbocca chi non è
Inm una piccola stazione un ferroviere passa la sua esistenza a raccogliere barzellette dalla varia umanità che interseca il suo luogo di lavoro. Il buon ferroviere - che vuole far ridere il suo capostazione - ascolta e rielabora. E così racconta anche la sua vita e persino alcuni temi tutt'altro che faceti come l'immigrazione e l'omosessualità. «Non esiste uno Shakespeare delle barzellette - spiega Ascanio Celestini - Chi le racconta si prende la responsabilità di riscriverle in quel preciso momento. Ma anche l'ascoltatore diventa implicitamente un autore. Appena ascoltata, può a sua volta diventare un raccontatore, ovvero un nuovo autore che la cambia, reinterpreta e improvvisa».
Dal 24 al 26 gennaio. corso di Porta Romana, 63. Orari diversi - 18-13,50 euro. (F.Gat.)
Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Gennaio 2020, 05:01
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