Cristicchi attore al Manzoni

Cristicchi attore al Manzoni
Ferruccio Gattuso
«La mia creatività? Viene da dolore. Persi mio padre quando avevo 12 anni e posso dire che da quell'esperienza è nato il Simone Cristicchi di oggi. Ci sono ferite che diventano feritoie, squarci da cui passa anche la luce. Talvolta è la fede, altre la necessità di esprimersi».
Il cantautore romano torna in scena dopo Sanremo, ma come attore monologhista, in Manuale di volo per uomo, al Teatro Manzoni da stasera a mercoledì (ore 20,45, ingresso 27-18 euro). «La mia canzone e lo spettacolo sono legati spiega Cristicchi e difatti in chiusura del monologo, seppur questo sia il mio debutto nella pura prosa, eseguo il brano Abbi cura di me con voce e chitarra». In uno scenario asettico una stanza bianca con un letto nel quale si intravede una sagoma dormiente Cristicchi veste il ruolo di Raffaello, quarantenne affetto da una malattia che lo fa rimanere bambino. «Si esprime in un goffo romanesco, e per questo fa sorridere, ma è anche dolce. Ha una vita di solitudine alle spalle: un trovatello cresciuto in un istituto di suore, poi un senzatetto e, ora, ha davanti a sé la madre in punto di morte».
Dopo il teatro, tornerà la musica. «In estate farò un tour, ma il successo per me non è nei grandi numeri, non riempirò mai gli stadi. Il privilegio è avere un microfono e usarlo in modo responsabile».

Ultimo aggiornamento: Lunedì 25 Febbraio 2019, 05:01
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