Alessio Agnelli
MILANO - Regia da urlo con Sensi e Brozovic, ma in attacco mancano

Alessio Agnelli MILANO - Regia da urlo con Sensi e Brozovic, ma in attacco mancano
Alessio Agnelli
MILANO - Regia da urlo con Sensi e Brozovic, ma in attacco mancano Dzeko e Lukaku. Buona la prima per l'Inter di Conte. A Cornaredo, nel debutto stagionale della pre-season contro il Lugano, l'Inter impressiona per aggressività e baricentro alto, mettendo sotto i pari grado elvetici, più avanti nella preparazione, e conquistando la Casinò Cup 2019 con un 2-1 di misura, ma bugiardo per occasioni e gioco espresso. Protagonisti del test-match Stefano Sensi e Marcelo Brozovic, ad alternarsi in cabina di regia e alla conclusione, con 2 destri al fulmicotone che non lasciano scampo a Baumann nella prima frazione di gioco. Conte disegna la sua prima Inter in rigoroso formato 3-5-2. A protezione di Handanovic, D'Ambrosio, De Vrij e Skriniar.
Linea mediana con Candreva, Gagliardini, Brozovic, Sensi e Perisic. In avanti il baby Esposito e Samuele Longo, rientrato dal prestito alla Cremonese. E il risultato è un'Inter aggressiva sul portatore, pronta ad aggredire gli spazi sugli esterni (in bella mostra Perisic, a tutta fascia) e a liberare uomini al tiro. Insomma, tutti i dettami di Conte già in evidenza, in attesa di 2 bomber veri che concretizzino la mole di gioco espresso. Nella ripresa girandola di sostituzioni (Padelli per Handanovic al 46' e 9 cambi al 61', anche Valentino Lazaro tra i più attesi e subito ficcante a destra) e il Lugano che accorcia le distanze nel finale con Krieziu.
«Abbiamo fatto una buona prestazione - ha sottolineato Stefano Sensi -. Siamo soddisfatti perché abbiamo cercato di portare in campo i concetti del mister. Trovare il gol è sempre importante. L'obiettivo è fare una buona stagione, dando il massimo».
Semplice con «la motivazione Conte, un allenatore vincente, che ti permette di trovarti a tuo agio in campo - ha concluso l'ex Sassuolo a InterTV -. Questa è la motivazione che mi porta a dare il meglio di me, giorno dopo giorno». Come Stefan De Vrij, già a suo agio nella linea a 3. «Stiamo abituandoci al nuovo modulo e questa partita ci è servita per crescere- ha chiosato l'olandese -. Icardi e Nainggolan? Noi dobbiamo pensare ad allenarci, questo non ci riguarda. Lukaku? Stesso discorso».
Per il bomber belga ci (ri)penseranno nei prossimi giorni Marotta e Ausilio, ieri a Cornaredo ma dispensati dal tour asiatico della squadra per occuparsi degli ultimi colpi di mercato. Da parte dello United c'è l'apertura al pagamento di Lukaku in due tranches, ma serve alzare la posta (finora 70 milioni di offerta contro 83). Per Dzeko distanza di 6 milioni (12 vs 18) e possibili contatti in settimana.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 15 Luglio 2019, 05:01
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